> > Charles Manson: morto a 83 anni l'autore di una serie di omicidi satanici

Charles Manson: morto a 83 anni l'autore di una serie di omicidi satanici

charles manson

Morto a 83 anni Charles Manson, padrino della Family, autore di una serie di efferati omicidi a sfondo satanico tra la fine degli anni '60 e primi anni '70.

Morto Charles Manson. Si è spento oggi a 83 anni in California, il pluriomicida seriale che ha sconvolto l’America dei figli dei fiori. L’efferata scia di sangue che lui e i suoi accoliti seminarono, chiuse per sempre i battenti della Summer of Love degli anni ’70. L’effetto che i suoi omicidi ebbero fu quello di proiettare lunghe ombre di terrore. Da non dimenticare che tra le sue vittime ci fu anche l’attrice Sharon Tate, allora moglie del regista Roman Polanski. La donna, quando fu uccisa, era quasi al nono mese di gravidanza. Un omicidio che scosse profondamente le coscienze della nazione americana. Per la prima volta il volto del male inaspettatamente riaffiorava. Oggi il guru e ideatore della strage di Bel Air (1969) si è spento nell’ospedale nella notte.

Un capitolo oscuro della storia contemporanea americana sembra essersi chiuso. Questa morte “celebre” consegnerà ora il personaggio completamente alla cultura popolare americana. L’uomo nero per eccellenza.

Charles Manson morto

Già da qualche giorno Manson era stato ricoverato a causa di una serie di malori e di emorragie. Era già da parecchio tempo malato e tenuto sotto osservazione. Le emorragie intestinali di cui soffriva lo rendevano troppo debole per essere riportato in cella. A un paio di giorni dal suo ultimo ricovero è morto. Non si hanno notizie circa le possibili esequie, né sul luogo della sepoltura. Nessun commento è stato rilasciato dalla giovane moglie o dagli ex accoliti del suo personale culto, tutti ancora in carcere.

Una vecchia storia

Un po’ di storia attorno alla persona di Charles Manson. Giunse nel 1967 in California. Il giovane Manson era allora un chitarrista folk che si esibiva durante gli anni della Summer of Love. Già da allora aveva un gran seguito tra i giovani e i giovanissimi. Inspiegabilmente il suo successo era dovuto più alla sua personalità carismatica che alla sua musica. Incredibilmente forte era la sua personalità e il suo carattere. In poco riuscì a soggiogare un certo numero di seguaci fedelissimi che radunò attorno a sé. Con questi accoliti fondò la Manson’s Family. Apparentemente una comune hippy, come molte all’epoca. Nella realtà dei fatti questa era una setta, un culto della personalità tutto rotante attorno alla figura oscura di Manson. L’ardire dei suoi pensieri lo portava a definirsi il Messia e Satana allo stesso tempo.

Il suo era uno strapotere all’interno del culto. Alimentava i suoi accoliti con LSD e con i suoi deliri personali, basati su strane visioni apocalittiche di sua invenzione. Alcuni dei suoi, dopo l’arresto diranno che egli voleva essere adorato come una divinità e che il suo potere su di loro era mesmerizzante, ipnotico. Avrebbero fatto per lui qualunque cosa. Anche uccidere.

Così fu nell’estate del 1969, durante l’omicidio plurimo Tate-Labianca. L’omicidio fu brutale e alla sua base vi era una perversa visione del mondo. Nel ’71, quando Manson fu arrestato, confessò di essere stato ispirato per quell’omicidio dalla famosa canzone dei Beatles, Helter Skelter. La canzone era per lui un chiaro messaggio di una prossima apocalisse. L’intento era di scatenare la violenza razziale (nel ’68 erano scoppiati diversi tafferugli tra polizia e il movimento dei Black Panther), portandola fino a quella che per lui era una guerra razziale tra bianchi e neri.

L’uomo muore, ma resta di lui l’oscuro ricordo, indelebile per la sua ferocia, nella coscienza americana.