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A Clinton più voti di Trump: ecco perché non ha vinto Hillary

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Hillary Clinton ha totalizzato un numero di voti maggiore Donald Trump, eppure alla Casa Bianca andrà il tycoon. Il motivo è la legge elettorale USA. La vittoria di Donald Trump alle presidenziali USA 2016 è stata per molti aspetti davvero sorprendente. Diversi commentatori hanno passato le prim...

Hillary Clinton ha totalizzato un numero di voti maggiore Donald Trump, eppure alla Casa Bianca andrà il tycoon. Il motivo è la legge elettorale USA.

La vittoria di Donald Trump alle presidenziali USA 2016 è stata per molti aspetti davvero sorprendente. Diversi commentatori hanno passato le prime settimane dopo il voto dll’8 novembre scorso ad analizzare le ragioni che hanno spinto la popolazione americana a scegliere in maggioranza il candidato repubblicano e, fra influenze dei social e prepotente ritorno del populismo e sbarco dell’anti politica anche oltre oceano, la vittoria del tycoon ha trovato ben più di una giustificazione.

Per Hillary Clinton 2,5 milioni di voti in più

A conti fatti, però, non è affatto vero che la maggioranza degli americani ha votato per Donald Trump. E’ semmai vero il contrario. La candidata democratica Hillary Clinton ha ottenuto circa due milioni e mezzo di voti in più, a livello nazionale, eppure, in virtù della legge elettorale USA, non sarà lei a insediarsi alla Casa Bianca. A snocciolare il dato è stato pochi giorni fa il New York Times.

Qualcosa di simile è già accaduto in passato, in particolare quando fu eletto George Bush nel 2000. Anche in quell’occasione, il candidato sconfitto – si trattava di Al Gore – ottenne più voti, ma non la carica di presidente.

I Grandi Elettori decidono l’elezione del presidente

Il motivo per cui negli Stati Uniti può accadere che non sia il candidato più votato a vincere le elezioni presidenziali è da ricercare, come detto, nella legge elettorale.

Le presidenziali prevedono l’assegnazione dei cosiddetti Grandi Elettori. Si tratta di rappresentanti politici di ciascuno stato, il cui numero varia in base alla popolazione dello stato stesso. Il Texas, ad esempio, ha 38 Grandi Elettori, la California 55, la Florida 29, il Wyoming soltanto 3.

La legge elettorale USA

In totale sono 538, perciò, per vincere alle presidenziali, occorre conquistarne almeno 270. Alle ultime presidenziali, Donald Trump ha totalizzato 306 Grandi Elettori, contro i 232 di Hillary Clinton.

In quarantotto stati, l’assegnazione dei Grandi Elettori avviene secondo un criterio che negli USA chiamano “winner takes all”. Si tratta di un maggioritario secco: il candidato che ottiene la maggioranza dei voti prende tutto. Fanno eccezione Maine e Nebraska (per un totale di 9 Grandi Elettori), dove il meccanismo di assegnazione dei seggi è più complicato.

Da questo criterio di elezione del presidente può conseguire che un candidato arrivi spesso a ridosso della maggioranza senza mai vincere (diciamo al 49%) in alcuno stato. E’ quindi sufficiente una vittoria schiacciante in uno o più stati a elevata popolazione per avere un quadro generale in cui alla maggioranza dei Grandi Elettori non corrisponde una maggioranza di voti effettivi dei cittadini. Ed è proprio ciò che è successo a Hillary Clinton.