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Concorsone scuola tra prove scritte e posti disponibili

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Sul concorso docenti 2016, chiamato anche "concorsone" familiarmente, pesa ancora il parere del CDS che sarà emesso entro fine giugno. Ecco tutti gli aggiornamenti e i posti ancora disponibili RISPOSTA ATTESA - Bocciatura, almeno per il momento, da parte del Consiglio di Stato sull’accesso al ...

Sul concorso docenti 2016, chiamato anche “concorsone” familiarmente, pesa ancora il parere del CDS che sarà emesso entro fine giugno.

Ecco tutti gli aggiornamenti e i posti ancora disponibili

RISPOSTA ATTESA – Bocciatura, almeno per il momento, da parte del Consiglio di Stato sull’accesso al concorso a cattedra per laureati e diplomati della magistrale. L’atteso parere del 9 giugno, cui però ne seguirà un secondo definitivo nella terza decade del mese, ha infatti prodotto, con ordinanza n. 2163/2016, la negazione dei provvedimenti cautelari già resi un mese fa e disposto la discussione urgente del merito, perché potrà essere sempre predisposta “una prova riservata di esami” in caso di accoglimento. Caso che, come ci tiene a dire l’Anief che patrocina moltissimi ricorsi, manderebbe all’aria quanto fatto finora costringendo il concorsone a ripartire daccapo. Quindi tutti i vecchi numeri di posti previsti sono ancora validi.

NUMERI INIZIALI – Sulle prove e la ripartizione dei posti a concorso in base alle Regioni e alle CDC. Il MIUR conferma che il bando è da 63.712 posti, a cui si vanno ad aggiungere però altre 30mila cattedre che sono state chieste, per essere attivate, alcuni giorni fa dal Ministero dell’Istruzione a quello dell’Economia e delle Finanze. Il motivo sarebbe legato alla necessità di creare una “ciambella di salvataggio” ai neo assunti con il potenziamento, senza la quale, come già evidenziato dall’Anief, ci sarebbe il rischio per questi neoassunti di un esodo di massa: attraverso le assegnazione provvisorie, invece, qualora ottenute, il Miur riuscirebbe ad evitare questo dramma professionale per oltre 20000 insegnanti.

In pratica ciò che si registra è una forte spinta, da una parte, ad entrare nel concorsone senza essere appositamente abilitati, mentre dall’altra ci si è resi conto che il Miur ha sbagliato le stime iniziali, che avrebbero dovuto coprire anche il potenziamento, e ora si cerca di rimediare tra le due opposte esigenze