Daniele Orlandi Ci sono sviluppi nelle ricerche di Anis Amri, il killer di Berlino in fuga dopo aver travolto un mercato di Natale a Berlino provocando la morte e il ferimento di decine di persone, una delle quali italiana. L’uomo è riuscito, ancora non si sa come, ad arrivare in Italia e ieri notte sarebbe stato ucciso dalla polizia in seguito ad un normale controllo stradale; il fatto è avvenuto a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano: qui Amri, come è stato in seguito identificato, ha estratto una pistola sparando agli agenti e colpendone uno ad una spalla.
A quel punto la polizia ha risposto al fuoco uccidendolo; l’episodio è avvenuto in piazza Primo Maggio: con sè l’uomo non aveva documenti ma la conferma del fatto che si tratti del killer di Berlino è arrivata anche dal ministro dell’Interno Minniti il quale, incontrando i giornalisti al Viminale, ha sottolineato che esiste un “livello elevato di controllo del territorio che consente, nell’imminenza dell’ingresso nel nostro paese di un uomo in fuga perchè ricercato, di identificarlo e neutralizzarlo.
Questo vuol dire che c’è un sistema di sicurezza che funziona”. Secondo gli accertamenti della Digos, portati avanti con il coordinamento del capo dell’antiterrorismo milanese Alberto Nobili, sembra che l’uomo abbia raggiunto l’Italia passando da Chambery, in Savoia (Francia per raggiungere Torino dove sarebbe salito su un treno in direzione Milano, raggiungendo la stazione centrale all’una di notte, per poi spostarsi a Sesto San Giovanni, dove è avvenuto il fatto.
Attentatore di Berlino ucciso a Milano
