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L'acqua e altre bevande scadono?

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Acqua e bibite in bottiglia: se conservate nella bottiglia in plastica occorre prestare attenzione alla scadenza ed ai problemi di deperibilità dovuti allo stato di conservazione Ogni alimento e bibita hanno una scadenza ben precisa dato che le caratteristiche organolettiche intrinseche si alteran...

Acqua e bibite in bottiglia: se conservate nella bottiglia in plastica occorre prestare attenzione alla scadenza ed ai problemi di deperibilità dovuti allo stato di conservazione

Ogni alimento e bibita hanno una scadenza ben precisa dato che le caratteristiche organolettiche intrinseche si alterano e subiscono delle alterazioni fisico-chimiche dovute al passare del tempo e all’azione dei raggi solari, delle fonti di calore e dell’azione dei microrganismi. Se si guarda una bottiglia d’acqua in plastica notiamo che sull’etichetta nutrizionale vi è la presenza di una data di scadenza ed il numero di lotto per ricostruire la tracciatura del prodotto. Perché l’acqua scade? La presenza sulla bottiglia d’acqua della data di scadenza deriva dalla messa in atto delle normative sulla sicurezza alimentare e sulla tutela del consumatore.

Secondo la definizione fornita e contenuta dal decreto legislativo n.105 del 25 gennaio 1992, vengono denominate “acque minerali naturali”, quelle “acque che, avendo origine da una falda o giacimento sotterraneo, provengono da una o più sorgenti naturali o perforate e che hanno caratteristiche igieniche particolari e proprietà favorevoli alla salute”. Essendo l’acqua una referenza alimentare destinata al consumo umano deve essere soggetta ad una buona conservazione: l’acqua deve essere conservata al riparo dalle fonti dirette di luce e calore affinchè non deteriori. Con il passare del tempo le bottiglie di acqua ed ogni altra bibita sono soggette al processo di ossidazione: l’acqua o la bevanda liquida rimane sempre potabile ma perde alcune caratteristiche organolettiche e nutrizionali che son importantissime per l’organismo umano quali l’anidride carbonica o i sali minerali.

Il vero problema sorge per ciò che riguarda il packaging: mentre le bottiglie in vetro non sono soggette a deperimento e possono essere riutilizzate, previa sterilizzazione, per più volte fino all’infinito, il packaging in plastica (PET) presenta delle problematiche da non sottovalutare. Le bottiglie in plastica utilizzate per le bibite e l’acqua sono contenitori monouso, motivo per cui non dovrebbe essere riutilizzare per altri scopi. Il PET è una sostanza che trova largo impiego per il packaging degli alimenti e di per sé non presenta alcun livello di rischio alla salute umane; tuttavia, il problema sorge se viene conservato male o se viene riutilizzato senza prestare attenzione a dovute precauzioni d’uso e di igiene.

Le fonti di calore e la luce accelerano il processo di degradazione del PET, processo che può condurre alla formazione di acetaldeide e antimonio che potrebbe comunque alterare la percezione dell’acqua in esso contenuta. In linea di massima, il valido suggerimento è quello di non riutilizzare le bottiglie di plastica dato che sono destinate al monouso e non adatte a conservare l’acqua o altre bibite liquide.