> > Migranti: caso Zuccaro, il suo caso delle ONG arriva al Csm

Migranti: caso Zuccaro, il suo caso delle ONG arriva al Csm

Migranti: caso Zuccaro, il suo caso delle ONG arriva al Csm

Fra pochi giorni le tesi di Zuccaro saranno discusse dal Csm. Il procuratore sostiene da tempo legami tra Ong e trafficanti di migranti

Il caso Zuccaro arriverà presto sui banchi del Consiglio superiore della magistratura. Si tratta delle tesi più volte sostenute dal procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, riguardo presunte collusioni tra ONG e trafficanti di esseri umani nelle acque del Mediterraneo.

Mercoledì 3 maggio – secondo quanto confermato dal vicepresidente del Csm Giovanni Legnini – il caso sarà sottoposto al comitato di presidenza. Mentre martedì 9 maggio Zuccaro sarà in audizione presso la Commissione d’inchiesta parlamentare sui migranti.

Federico Gelli, presidente della Commissione, afferma che”è importante avere a disposizione ogni elemento utile per comprendere i motivi che hanno spinto il procuratore a fare certe dichiarazioni. Dobbiamo stare attenti a non gettare discredito sull’attività di tante organizzazioni senza le quali sarebbe impossibile gestire l’emergenza migranti”.

Il Movimento5Stelle sostiene le posizioni del procuratore.”Zuccaro va sostenuto, non isolato e sottoposto a provvedimento disciplinare del Csm”: così si è espresso Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera. “Massimo rispetto per il procuratore Zuccaro che denuncia un fatto gravissimo: Ong che potrebbero essere state finanziate dai trafficanti, oggi il ministro della Giustizia e il ministro dell’Interno minimizzano o mettono in dubbio questo allarme. Ma in che razza di Paese viviamo? Un governo serio – aggiunge Di Maio – dovrebbe mettersi a disposizione di quel magistrato fornendogli tutti gli strumenti per arrivare alla verità”.

Codacons dalla parte offesa

Nel frattempo il Codacons ha depositato formale costituzione di parte offesa nell’inchiesta aperta dalla Procura di Catania. “Abbiamo deciso di inserirci nel procedimento della magistratura in rappresentanza dei cittadini che sono i principali finanziatori delle Ong e che hanno diritto alla massima trasparenza – ha dichiarato il presidente Carlo Rienzi – Se esiste anche il minimo sospetto di illeciti di qualsiasi natura è preciso dovere della magistratura fare chiarezza e le polemiche sollevate in questi giorni sono un insulto verso quei cittadini che si privano di denaro per sostenere le attività delle organizzazioni che operano nel settore dei migranti e che devono essere al di sopra di ogni sospetto”.