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Ministro Poletti, nuova polemica: per il lavoro, meglio il calcetto del curriculum

ministro lavoro Poletti

Una nuova polemica ha investito il ministro del Lavoro Giuliano Poletti: più utile giocare a calcetto con le persone giuste che spedire il curriculum. Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti è finito di nuovo al centro delle polemiche per una frase infelice sui giovani e la ricerca di impiego. Pa...

Una nuova polemica ha investito il ministro del Lavoro Giuliano Poletti: più utile giocare a calcetto con le persone giuste che spedire il curriculum.

Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti è finito di nuovo al centro delle polemiche per una frase infelice sui giovani e la ricerca di impiego. Parlando all’istituto tecnico professionale Manfredi Tanari di Bologna, Poletti ha voluto sottolineare il ruolo centrale dei rapporti personali nel mondo del lavoro. “Il rapporto di fiducia”, ha affermato, “è un tema sempre più essenziale”, perché ci si creano più opportunità di lavoro “a giocare a calcetto che a mandare in giro i curricula”.

Il tema discusso presso la scuola bolognese riguardava l’alternanza scuola – lavoro, e Poletti ci ha tenuto a evidenziare l’importanza delle esperienze extra scolastiche, a suo dire più incisive, per la rete di relazioni personali che potenzialmente sono in grado di creare, della preparazione scolastica stessa nell’ottica della ricerca di un impiego. “I rapporti che si instaurano nel percorso di alternanza scuola lavoro”, ha spiegato il ministro, “fanno crescere il tasso di fiducia e quindi le opportunità lavorative”.

La polemica per le affermazioni del ministro del Lavoro Poletti

Le reazioni non si sono fatte attendere. Secondo il parlamentare del Partito Democratico Antonio Misiani, “il rapporto di fiducia è sicuramente un tema essenziale, ma ci sembra singolare che un ministro dica che ci siano più opportunità lavorative a giocare a calcetto che a mandare curricula. Certe affermazioni sono quanto meno discutibili, soprattutto se pronunciate da chi di lavoro si deve occupare istituzionalmente. Se il ministro Poletti voleva fare dell’ironia, l’hanno capita veramente in pochi”. “Dal ministro Poletti”, hanno evidenziato alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle, “arriva l’ennesimo intervento a gamba tesa e, è il caso di dirlo, un calcio in faccia ai molti giovani disoccupati. Ormai non ci sono più commenti sulla sua scarsa sensibilità. E’ da cartellino rosso”.

Il ministro Poletti ha replicato ai suoi critici accusandoli di strumentalizzare “alcune frasi” pronunciate “in occasione di un incontro con gli studenti di una scuola di Bologna per parlare di alternanza scuola-lavoro”. Le frasi, ha spiegato il ministro del Lavoro, sono state comprese dagli studenti e condivise “nel loro significato”. “Non ho mai sminuito il valore del curriculum e la sua utilità”, ha proseguito, “ho sottolineato l’importanza di un rapporto di fiducia che può nascere e svilupparsi anche al di fuori del contesto scolastico e quindi dell’utilità delle esperienze che si fanno anche fuori dalla scuola”.