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Omicidio Noemi, una perizia sul 17enne potrebbe alleggerirgli la pena

Noemi

Verrà effettuata una perizia che potrebbe alleggerirgli la pena sul diciassettenne che ha confessato l'omicidio della fidanzatina Noemi Durini.

Verrà effettuata una perizia sul diciassettenne che ha confessato l’omicidio della fidanzatina Noemi Durini. La ragazzina era scomparsa lo scorso 3 settembre e che era stata ritrovata una decina di giorni dopo successivamente morta sotto un cumulo di pietre. Il diciassettenne sarà dunque sottoposto ad una perizia psichiatrica su richiesta da parte di uno dei suoi avvocati difensori. Gli accertamenti saranno utili per stabilire se il giovane fosse in grado di intendere e di volere nel momento in cui ha commesso l’omicidio.

Perizia per il fidanzato di Noemi

Sarà effettuata una perizia psichiatrica nei confronti del diciassettenne che ha confessato di aver ucciso la fidanzata Noemi Durini. La giovane era scomparsa lo scorso 3 settembre ed era stata ritrovata solo una decina di giorni più tardi sotto un cumulo di macerie, proprio quando il fidanzato ha confessato di essere lui il colpevole del delitto.

Stando ai suoi racconti, il ragazzo avrebbe ucciso la fidanzata a coltellate. Ma il movente del delitto ancora non è chiaro. Il giovane, infatti, prima aveva parlato di gelosia e poi di fermare il piano di Noemi, la quale era intenzionata, secondo quanto dichiarato dal giovane, a uccidere i suoi genitori.

Ora però il ragazzo verrà sottoposto, su richiesta di uno dei suoi avvocati difensori, ad una perizia psichiatrica. Gli accertamenti serviranno per stabilire se il diciassettenne è capace di intendere e di volere o comunque se lo fosse nel momento in cui ha commesso l’omicidio.

Nel corso dell’ultimo anno, infatti, il giovane è stato sottoposto, a causa di alcuni problemi comportamentali, a tre trattamenti sanitari obbligatori. Il killer è stato poi arrestato lo scorso 13 settembre con le accuse di omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi, occultamento di cadavere e porto di oggetti atti ad offendere fuori dalla sua abitazione. Nella vicenda è stato coinvolto anche il padre del giovane, il quale è stato accusato di concorso in occultamento di cadavere.

Le richieste dei legali

Durante l’udienza di convalida dell’arresto, gli avvocati del ragazzo hanno evidenziato la presenza di problemi psichiatrici e l’incompatibilità con la struttura carceraria. Per questo motivo i legali del giovane hanno richiesto anche il trasferimento del diciassettenne in una struttura non detentiva.

Il Gip, però, ha confermato la custodia cautelare nel carcere minorile di Cagliari, dove verrà effettuata la perizia psichiatrica dai consulenti nominati dalla giudice, Alessandro Zafferano e Maria Grazia Felline. Gli esperti nominati dall’autorità giudiziaria avranno ora novanta giorni di tempo per consegnare gli esiti della loro perizia psichiatrica.

Alla perizia parteciperanno anche i consulenti di parte. Oronzo Greco per l’indagato; Massimo Picozzi per Umberto Durini, il papà di Noemi; Roberto Catanesi e Ignazio Grattagliano per la madre e la sorella della vittima, Imma Rizzo e Benedetta Durini.

I risultati di questi accertamenti saranno fondamentali in primo luogo per capire se il ragazzo possa restare in carcere o meno. Ma poi anche per valutare l’eventuale richiesta di pena in un possibile futuro processo. Soprattutto perchè l’incapacità di intendere e di volere (parziale o totale) può risultare come attenuante per un possibile alleggerimento della pena.