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Trovati corpi di pregiudicati fatti a pezzi e sotterrati: 2 arresti

muore

Il macabro ritrovamento dei due pregiudicati ha finalmente due potenziali killer, ecco i due arrestati.

Il macabro ritrovamento

Due uomini sono stati arrestati perché ritenuti i responsabili dell’omicidio dei pregiudicati Luigi Ferrara e Luigi Rusciano, i corpi dei due uomini vennero rinvenuti in buste di plastica, a pezzi. Il macabro ritrovamento è avvenuto lo scorso 16 febbraio in un fazzoletto di terra ad Afragola. Al momento dei fatti uno dei responsabili dell’omicidio era ancora minorenne, l’altro già maggiorenne.

Gli arrestati

I due killer sono stati arrestati dagli uomini della Squadra Mobile di Napoli, grazie al gip del Tribunale di Napoli e del Tribunale dei minorenni che su richiesta della Dda e della Procura della Repubblica dei minorenni ha reso possibile l’arresto. I due uomini ritrovati morti erano considerati i Ras del contrabbando. Gli investigatori cercavano i pregiudicati dallo scorso 31 gennaio, quando avevano fatto completamente perdere le loro tracce, nei pressi di Afragola a Napoli.

Le indagini

Le indagini sono state eseguite dalla Squadra Mobile di Napoli che si è impegnata nel ritrovare i due uomini. La scoperta della loro morte e di dove fossero nascosti i cadaveri, avvenne su una segnalazione anonima. La fossa in cui i pregiudicati vennero sepolti era di circa un metro di profondità, proprio ai bordi di una strada a difficile accesso e quindi poco trafficata. La Polizia di Stato si trovò davanti uno spettacolo a dir poco raccapricciante, i corpi dei due uomini vennero ritrovati tagliati in quattro parti differenti.

Un avvenimento simile

Un caso simile avvenne in zona delle Piagge a Firenze, lo scorso 29 marzo. Un cadavere in avanzato stato di decomposizione venne ritrovato, chiuso in un sacco di plastica nera, in un fosso a bordo della strada, proprio all’angolo tra via Liguria e via Lazio, nella periferia nord – ovest della città fiorentina. In questo caso il corpo ritrovato era una donna, a dare l’allarme fu una passante, che notato un braccio penzolante fuoriuscire dalla busta nera, avvertì immediatamente le forze dell’ordine.

Il ritrovamento

Il luogo del ritrovamento era in una zona periferica della città tra via Pistoiese e l’Arno. Il sacco in cui la donna venne ritrovata era simile a quelli neri per la classica raccolta dei rifiuti. Il suo corpo era stato immesso in un fosso non molto profondo, motivo per cui venne ritrovato in fretta, sul fondo di esso vi erano alcuni centimetri d’acqua.

Tra le ipotesi vagliate dagli inquirenti sul caso, si sospetta un litigio molto violento con l’ex convivente, l’uomo fu arrestato e condannato per maltrattamenti e sta scontando ancora la pena agli arresti domiciliari, non è mai evaso e non risultano anomalie nel suo comportamento, non possiede neanche una vettura.