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Truffe online in aumento esponenziale: 62 arresti nell'inchiesta Phishing 2.0

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A chiarire quale sia la reale dimensione delle truffe che sfruttano internet per arrivare ai dati sensibili dei cittadini ci pensa in prima persona la Polizia di Stato attraverso il sito istituzionale. "E' in aumento esponenziale la truffa online chiamata 'phishing'", si legge infatti nella sezio...

A chiarire quale sia la reale dimensione delle truffe che sfruttano internet per arrivare ai dati sensibili dei cittadini ci pensa in prima persona la Polizia di Stato attraverso il sito istituzionale.

“E’ in aumento esponenziale la truffa online chiamata ‘phishing'”, si legge infatti nella sezione dedicata al web, in cui si sottolinea come siano ormai numerosissimi i cittadini che segnalano “come il proprio indirizzo di posta elettronica sia bersagliato da richieste quotidiane di sedicenti banche e istituti di credito che chiedono via mail alcuni dati e codici personali”.

Phishing è il nome di una truffa online che consiste nel cercare di ottenere da un utente i suoi dati sensibili spacciandosi per qualcun altro.

Phishing 2.0 è anche il nome di un’inchiesta internazionale che ha visto coinvolta, fra gli altri, l’italiana Procura di Perugia: 62 gli ordini di custodia cautelari emessi pochi giorni fa dai tribunali, di cui 29 provenienti dal capoluogo umbro.

La truffa veniva attuata ai danni di aziende (7 sono quelle italiane coinvolte), assumendo l’identità di fornitori di fiducia che comunicavano un cambiamento di dati bancari (IBAN) e, quindi, intascando i bonifici di pagamento in luogo dei fornitori stessi.

Sarebbero 5 i milioni di euro che, con questo sistema, sono stati sottratti alle aziende truffate. Di questi, finora, meno di 1 è stato recuperato.

A consentire il passo decisivo nelle indagini, ovvero l’individuazione degli indirizzi IP dei truffatori, sarebbe il fatto che questi ultimi, nel prendere contatto con le aziende loro bersaglio, avrebbero impiegato anche Skype, dettaglio che avrebbe facilitato il lavoro dei tecnici informatici a disposizione della procura.