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27enne iraniano ucciso mentre festeggia l'eliminazione dell'Iran dai mondiali

Il ragazzo ucciso dalla polizia iraniana

Il 27enne iraniano festeggia per la vittoria degli USA ma viene ucciso. Ecco fino a dove si è spinta la repressione di Teheran

In Iran, un 27enne che, come tanti altri ha festeggiato l’eliminazione delle propria nazionale dai Mondiali in Qatar 2022, è stato ucciso mentre era in strada. Sembrano scene di un mondo parallelo ma sono la realtà nuda e cruda. Strano a dirsi, ma i cittadini iraniani anti regime erano felici che gli USA li avessero buttati fuori dal Mondiale, ecco perchè.

27enne iraniano ucciso mentre festeggia l’eliminazione dell’Iran dai mondiali

In qualsiasi parte del mondo ci si danna e si piange se la propria squadra non partecipa alla coppa del mondo o viene eliminata. In qualisiasi parte del mondo tranne in Iran, dove il regime degli Ayatollah è contestato attraverso numerose proteste innescate dalla morte di Masha Amini. La nazionale di calcio iraniana ha giocato un discreto mondiale e i calciatori hanno anche contestato a modo loro l’operato del governo di Teheran. Quella squadra poteva essere un motivo di rivalsa per la Nazione intera e proprio per questo gli iraniani anti regime hanno visto la sconfitta della squadra di calcio come una sconfitta del governo iraniano. Felici per questo rivoluzionario traguardo, in molte parti dell’Iran le persone sono scese in strada a festeggiare. La festa però è durata poco dato che la polizia ha ucciso un 27enne che gioiva per la vittoria degli USA.

Gli scontri con la polizia morale in borghese in Qatar

La violenza non c’è stata solo in Iran, ma anche in Qatar. Appassionati di calcio e non avevano deciso di recarsi nella Nazione che ospita i mondiali per mostrare al mondo intero il loro modo di protestare. Dagli striscioni contro il regime a quelli che sostenevano le donne iraniane, non sono mancati applausi di sostegno e fischi di sdegno. Il culmine della repressione di Teheran c’è stato dopo il triplice fischi di Iran-USA. La polizia morale si è letteralmente infiltrata in Qatar tra le fila dei tifosi ed ha arrestato e picchiato tutti coloro che festeggiavano la vittoria degli americani e manifestavano contro il proprio governo, che però non riconoscono.