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54enne perseguita la ex e sfregia la tomba della figlia: "Tua madre è solo una tr**"

54enne perseguita ex

Quella che ha vissuto Elisabetta è una storia di violenze e persecuzioni. La donna è stata vittima dell'ex. L'uomo è stato condannato.

Continue persecuzioni, insulti sia fisici che online… questo è solo una parte dell’elenco di violenze che una donna ha vissuto da parte del suo ex di 54 anni. Il culmine tuttavia è stato raggiunto quando lo stalker ha sfregiato la tomba della figlia morta nel 2017 a soli 22 anni, scrivendo sul retro della foto della figlia “Tua madre è solo una tr**, non starci male”. Sulla panchina davanti alla tomba di famiglia si legge ancora “Tua madre è una tr…”.

Per l’uomo è arrivata nella giornata di mercoledì 6 luglio una condanna a 6 mesi di reclusione con pena sospesa per la condizionale. Oltre a ciò sono stati comminati 5.000 euro di multa a titolo di risarcimento dei danni. 

54enne perseguita la ex: le violenze e la condanna

Ci sono voluti degli anni prima che Elisabetta prendesse il coraggio di denunciare le violenze dell’ex alle Forze dell’ordine. Sia su WhatsApp che su Facebook le scriveva insulti del tipo: “Mentecatta, hai problemi mentali”, insulti che poi sono stati protratti al nuovo compagno di lei attraverso un profilo falso: “Faticavo a credere nella giustizia”, aveva spiegato lei aggiungendo di essere stata obbligata in qualche modo dai Carabinieri a denunciare: “Con la condanna mi è caduto il mondo addosso”, ha poi aggiunto. 

L’avvocato di Elisabetta: “La somma di 5.000 euro non è congrua”

Nel frattempo il legale di Elisabetta Caterina Biafora si è espressa in modo molto critico riguardo alla sentenza del giudice. Sentita da Fanpage.it ha affermato: “La cosa che mi ha sorpreso è che il giudice, anche se l’imputato è stato condannato e ha confessato i fatti, ha ritenuto non necessario mantenere la misura cautelare del divieto di avvicinamento. A mio parere, credo che alla luce delle sofferenze che la signora ha subito, la somma di 5000 euro non sia congrua. Dopo aver letto le motivazioni valuteremo l’impugnazione della sentenza eventualmente anche sotto questo profilo”.