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A Carnevale il carro con l'appello "Cospito libero": fermate le maschere

Cospito Carro

Al Carnevale di Maniago hanno sfilato alcune maschere, e un carro, a favore di Alfredo Cospito. Sono state fermate dai carabinieri e dalla polizia.

Carnevale è arrivato e in numerose città hanno iniziato a sfilare carri e maschere per momenti di grande divertimento. Al Carnevale di Maniago, però, hanno sfilato anche alcune maschere a favore di Alfredo Cospito, che sono state fermate. 

A Carnevale il carro con l’appello “Cospito libero”: fermate le maschere

La detenzione dell’anarchico Alfredo Cospito entra anche nel vivo delle feste di Carnevale. A Maniago, in provincia di Pordenone, i carabinieri e la polizia locale hanno fermato e identificato alcune persone travestite da galline, che trainavano una gabbia con dentro un uomo e la scritta “Esercito al 41 bis. Cospito libero“. Le maschere erano precedute da un finto carro armato con un cannone annodato e riferito all’incidente avvenuto alcuni anni fa, quando partì un colpo che finì in un pollaio. Il significato del carro è che se Cospito è al 41 bis anche l’Esercito va sottoposto allo stesso regime carcerario. Una scelta particolare che sembra essere stata fatta in modo ironico, visto che dopo la sfilata non è arrivato nessun provvedimento da parte delle forze dell’ordine. 

La sfilata al Carnevale di Maniago

Il finto carro armato, seguito dalla figura con Cospito, stava sfilando al centro del corteo allegorico del Carnevale di Maniago. Quando è arrivato nella piazza principale del paese, gli organizzatori hanno avvisato le forze dell’ordine e preso le distanze da quell’iniziativa. Carabinieri e polizia locale hanno fermato le maschere e hanno fatto uscire il carro dal corteo. “No, a Carnevale non ogni scherzo vale. Vergognoso quanto visto sfilare oggi in una storica manifestazione del Pordenonese. Lo Stato e i suoi uomini vanno rispettati, senza provocazioni e strumentalizzazioni. Sempre dalla parte delle forze dell’ordine” ha commentato l’onorevole di Fratelli d’Italia, Emanuele Loperfido, originario di Pordenone.