> > A Catania, una preside ha portato i suoi alunni ad un comizio tenuto dalla Lega

A Catania, una preside ha portato i suoi alunni ad un comizio tenuto dalla Lega

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Subito polemica per una preside a Catania: ha portato gli alunni ad assistere ad un comizio della Lega

Esplode la polemica per la vicenda della preside dell’Istituto Duca degli Abruzzi di Catania: venerdì scorso, la donna ha portato un gruppo di studenti al comizio della Lega. La donna, candidata alle elezioni regionali con il partito, si è difesa dicendo: “Non ho costretto nessuno”.

A Catania, una preside ha portato i suoi alunni ad un comizio tenuto dalla Lega: la vicenda

A Catania, lo scorso venerdì sera, si è tenuto un comizio della Lega. A parlare, in quella circostanza, c’era lo stesso Salvini. Una preside ha pensato bene di portare ad assistere all’evento, un gruppo di suoi studenti. La notizia, circolata da poche ore, ha generato subito la polemica. 

La dirigente scolastica, in aggiunta, è candidata nella lista Prima l’Italia – che raccoglie sia Lega che Forza Italia – alle elezioni regionali in Sicilia. Lei, Brigida Morsellino, ha diffuso sui suoi canali social le foto del comizio, incluse quelle in cui è immortalata con Salvini sul palco, insieme a diversi studenti del suo istituto. Le parole, nella didascalia degli scatti, sono le seguenti: “Io ci credo e vi chiedo di credere, con me, a questo progetto. Sono certa che voi mi supporterete”. 

Alle accuse, la preside ha poi risposto di aver rivolto semplicemente un invito ad una ventina di allievi su 500 e ha aggiunto: “Il compito di un insegnante è anche quello di far conoscere il panorama politico, ma fa notizia solo perchè sono candidata con la Lega; se fosse successo con un preside che portava i suoi alunni ad assistere ad un comizio di Letta, nessuno ne avrebbe parlato”.

La preside ha parlato di libertà di pensiero e di scelta 

La Morsellino ha inoltre dichiarato che si fosse trattata, a tutti gli effetti, di una “libera scelta dei ragazzi” che volevano semplicemente sostenere la loro preside. C’è stato anche chi, non condividendo la sua appartenenza politica, non ha dato appunto adesione. Le sue parole sono state: “Nessuna costrizione, ci mancherebbe, si chiama libertà. L’incontro con le forze politiche serve a far capire ai più giovani che ci sono lavori richiesti dal mercato e sui quali occorrerebbe puntare”. 

Altro dato su cui ha insistito la preside è che tutti gli allievi presenti fossero maggiorenni, tranne pochi minorenni che sarebbero stati accompagnati dai loro genitori perchè, secondo la dirigente scolastica, volevano farlo. Ha poi concluso: “In 40 anni di carriera, chi mi conosce lo sa, non ho mai fatto politica a scuola”.