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A Davos la "Russian War Crimes House" degli artisti ucraini

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Roma, 23 mag. (askanews) - Mentre i principali responsabili delle decisioni mondiali si riuniscono per l'annuale World Economic Forum (WEF) a Davos, gli artisti ucraini hanno trasformato la Russia House - il sito normalmente utilizzato dai delegati russi - in una "Russia War Crimes House". Le imm...

Roma, 23 mag. (askanews) – Mentre i principali responsabili delle decisioni mondiali si riuniscono per l’annuale World Economic Forum (WEF) a Davos, gli artisti ucraini hanno trasformato la Russia House – il sito normalmente utilizzato dai delegati russi – in una “Russia War Crimes House”.

Le immagini della distruzione di massa nelle città ucraine

bombardate dalle truppe russe sono in primo piano in una mostra

nell’edificio nella città alpina svizzera. Il sindaco di Melitopol, Ivan Fedoriv, ha voluto spiegare:

“Per un lungo periodo la propaganda russa ha lavorato molto bene, la diplomazia russa ha lavorato molto bene. Putin e il suo entourage hanno detto che in Ucraina ci sono dei nazisti, la situazione in Ucraina è molto dura, ma non è vero. Questo è il motivo per cui – il punto principale per cui noi, la delegazione siamo venuti qui a Davos – è dire a tutto il mondo che non siamo nazisti, siamo patrioti delle nostre città, patrioti del nostro paese, è normale”.

L’invasione russa dell’Ucraina è in cima all’agenda della

riunione di quattro giorni che si è aperta lunedì e dove è intervenuto in collegamento video il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il quale ha invitato tutte le aziende che non hanno ancora lasciato la Russia a farlo ora.

“Offriamo al mondo la possibilità di creare un precedente per ciò che accade se si tenta di distruggere un vicino”, ha detto

Zelensky, invitando i partecipanti a prendere parte alla ricostruzione del Paese.

Nessun funzionario o società russa partecipa al vertice di

quest’anno, tornato in presenza, mentre in apertura del forum, il presidente del Wef, Borge Brende, ha chiesto un piano Marshall per ricostruire l’Ucraina, con i lavori che dovrebbero andare avanti con o senza un accordo di pace.