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Abusi sessuali, confessione sul padre nel tema di italiano

Abusi sessuali

Una ragazzina di quattordici anni ha confessato in un tema di italiano le violenze sessuali subite dal padre.

Altro caso di abusi sessuali. Questa volta la protagonista è stata una ragazzina di quattordici anni, che ha confessato le violenze subite dal padre attraverso un tema di italiano. La traccia del tema in questione era la seguente: “Scrivi una lettera a tua madre confessandole ciò che non hai il coraggio di scriverle”. La quattordicenne si è fatta coraggio e ha raccontato ciò che è costretta a subire da sei mesi a questa parte: il padre la violenta, ogni volta che rimangono a casa da soli.

Nuovo caso di abusi sessuali

Una ragazzina di quattordici ha confessato in un tema di italiano quella che è costretta a subire da diversi mesi a questa parte. La traccia del tema era questa: “Scrivi una lettera a tuta madre confessandole ciò che non hai il coraggio di scriverle”. Così la ragazzina si è fatta coraggio, ha preso carta e penna e ha cominciato a scrivere. Confessando quello che la tormenta: da sei mesi, infatti, il padre la violenta ogni volta che rimangono da soli a casa. La vicenda si è verificata in un istituto superiore di Cassino.

A raccontare questo episodio ci ha pensato il “Messaggero”, che ha pubblicato qualche stralcio del tema scritto dalla quattordicenne. Nella lettera che ha scritto alla madre, la giovane ha raccontato che la prima vola in cui è stata violentata è avvenuta un giorno in cui non si sentiva molto bene e per questo era rimasta a casa da scuola. E questo è successo ogni volta che rimaneva a casa da soli, anche solamente per cinque minuti.

L’indagine

Il dirigente scolastico e la professoressa di italiano hanno subito avvertito la madre della ragazza. Successivamente sono scattate subito le indagini. Il Gip ha ordinato per il padre l’allontanamento da casa. L’uomo si è avvalso in un primo momento della facoltà di non rispondere. La vittima ha anche altre tre sorelle. La più grande ha riferito al giudice di aver parlato con la vittima la sera dell’otto dicembre: “Era visibilmente turbata, aveva lo sguardo rivolto verso il basso e gli occhi carichi di lacrime”, ha raccontato la sorella.

Sempre secondo il racconto della sorella più grande, il primo approccio da parte del padre è avvenuto un giorno di maggio, quando era rimasta a casa da sola con il padre, il quale si era infilato a letto con lei consumando il loro primo rapporto. La sorella ha poi aggiunto che la vittima non aveva la forza di confessare quello che le stava succedendo perchè non aveva il coraggio, ma soprattutto perchè non voleva rovinare l’armonia familiare.

In questo momento, gli inquirenti stanno indagando anche su un altro episodio, che però ha visto coinvolta la figlia più grande, che oggi ha venti anni. A raccontare la vicenda in questo caso sarebbe stata direttamente la madre, che ha precisato che il marito le aveva promesso che non si sarebbero più verificati fatti di questo genere. Una storia tremenda, sulla quale la magistratura ha indagato e ha emesso nei confronti un’ordinanza cautelare dell’allontanamento dalla casa in cui viveva con la moglie e i figli, in quanto nei suoi confronti è stata formulata un’accusa di violenza sessuale aggravata. Il padre, agente di polizia penitenziaria di 54 anni, è stato allontanato dalla famiglia, e tenuto sotto controllo attraverso il braccialetto elettronico per l’accusa di violenza sessuale. La notizia del suo suicidio è giunta poco fa.