A Pechino un uomo ha accoltellato per motivi ancora da chiarire, un diplomatico israeliano. Il 50enne è stato poi fermato dalla polizia cinese mentre la vittima dell’aggressione è stata trasportata in ospedale ma per fortuna non si trova in pericolo di vita. Da chiarire il movente ma si pensa a un emulatore dei fatti di Hamas.
Aggredito un diplomatico israeliano in Cina
Da giorni parliamo del pericolo emulazione degli attacchi terroristici di Hamas e come evinceremo da questo articolo, non si tratta di un rischio che interessa solo l’Italia.
In queste ore infatti un uomo ha aggredito a coltellate un diplomatico israeliano in Cina, precisamente a Pechino.
Poco dopo la polizia ha fermato il colpevole: un uomo straniero sui 50 anni di cui non è stata confermata la nazionalità. Dovrà ora chiarire le motivazioni del gesto e rispondere di accuse molto pesanti come quella di tentato omicidio.
Il diplomatico aggredito in Cina è stato trasportato in ospedale
Nel frattempo il diplomatico israeliano si trova in ospedale e i medici riferiscono che non si trova in pericolo di vita.
L’episodio, che non è avvenuto all’interno dell’ambasciata, è sotto indagine da parte della polizia.
Non è chiaro se si sia trattato o meno di una qualcosa legato a ciò che sta accadendo fra Israele e Hamas, tuttavia l’aggressione in Cina è avvenuta proprio quando il gruppo terroristico palestinese ha chiamato alla rivolta gli arabi nel mondo e in Cisgiordania.
Da un video in possesso delle forze dell’ordine si vede il diplomatico colpito più volte senza un apparente motivo scatenante della violenza. C’è ora preoccupazione da parte degli altri israeliani in città e a loro sono arrivati commenti di sostegno da parte di altre ambasciate.