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Hamas, movimento in lotta con Israele: cos'è?

Cos'è Hamas?

Hamas è il movimento di Resistenza Islamica che controlla la Striscia di Gaza, da anni in lotta con Israele.

Hamas è il movimento di Resistenza Islamica che controlla la Striscia di Gaza, da anni in lotta con Israele. Fondata nel 1987, possiede anche un braccio politico-sociale.

Hamas, movimento in lotta con Israele: cos’è?

Hamas è l’acronimo di Harakat al-Muqawwama al-Islamiyya, che vuol dire Movimento di Resistenza Islamica. La stessa parola in arabo vuol dire “entusiasmo“. Il movimento si ispira ai Fratelli Musulmani e la sua fondazione risale al 14 dicembre 1987 da parte dello sceicco Ahmed Yassin, ucciso nel 2004 da un attacco aereo israeliano. Si tratta di un’organizzazione religiosa islamica palestinese di carattere paramilitare e politico, considerata un gruppo terroristico da Israele e dai Paesi occidentali. Il progetto di Hamas è quello di costringere lo Stato ebraico a ritirarsi dai territori occupati nel 1967 e di costituire uno Stato islamico in tutta la Palestina storica. Nel programma c’è anche l’obiettivo di distruggere Israele. La tensione è esplosa nuovamente il 7 ottobre 2023, quando Hamas ha lanciato una vasta offensiva con migliaia di missili, incursioni via terra, via mare e dal cielo.

Negli anni Settanta, lo sceicco Yassin ha fondato la sezione palestinese dei Fratelli Musulmani. Era il periodo in cui l’ayatollah Ruhollah Khomeini ha preso il potere in Iran e ha dato vita ad una teocrazia islamica. In Palestina sono nati gruppi islamici estremisti che hanno iniziato ad usare la lotta armata per riconquistare i territori occupati. Nel 1987 con la rivolta delle popolazioni arabe nei territori palestinesi occupati da Israele, conosciuta come “prima Intifada“, è nata ufficialmente l’organizzazione Hamas. Intifada vuol dire rivolta. Le prime manifestazioni nel 1987 sono esplose a Gaza e in Cisgiordiana, guidate dall’Olp, organizzazione politica per la liberazione della Palestina guidata da Yasser Arafat. La prima intifada è durata 5 anni e alla fine i negoziati di Oslo hanno definito il ritiro degli israeliani da Gaza e Cisgiordania. Intanto, è nata l’Anp, autorità nazionale palestinese. Hamas non ha rinunciato alla lotta armata e negli ultimi tre decenni ha ripetutamente attaccato Israele. Nel 2000 è iniziata la seconda Intifada. Nel 2004 è morto Arafat e il suo successore Abu Mazen era critico della rivolta armata. Nel 2005 Ariel Sharon, premier israeliano, si arrende alla rivolta palestinese.

Hamas: braccio politico-sociale, organizzazione terroristica e finanziamenti

Hamas include anche un braccio politico e una struttura sociale (Dawa) che controlla oltre alle moschee anche una fitta rete di scuole, ambulatori e associazioni assistenziali. Nel 2006 ha vinto le elezioni politiche nei Territori palestinesi e Ismail Haniyeh è stato nominato primo ministro dall’Anp. Fatah, partito più moderato che controllava la Cisgiordania, ha cercato di mettere i bastoni tra le ruote al nuovo governo e nel 2007 è scoppiata la guerra civile di Gaza, con i membri di Fatah espulsi dalla Striscia insieme al leader Abu Mazen. I due movimenti si dividono i due territori della Palestina. Da quel momento Hamas ha rafforzato il suo potere e nel 2012 ha ottenuto un grande successo imponendo ad Israele uno scambio di prigionieri. In seguito il suo isolamento è cresciuto e nel 2014 è arrivata la decisione di sostenere con Fatah un governo di riconciliazione nazionale.

L’isolamento internazionale, la rottura con l’Egitto, le difficoltà della Siria e gli impegni dell’Iran, altri importanti alleati di Hamas, hanno portato il movimento a diverse divisioni. All’interno di Hamas ci sono varie anime, una più vicina al Qatar, altro Paese alleato ma più moderato, una fazione detta degli “iraniani“, meno orientata ai compromessi. A Gaza, inoltre, ci sono altri gruppi armati. Hamas è considerata un’organizzazione terroristica non solo da Israele, ma anche dall’Ue, Usa, Canada e Giappone. Altri Paesi, come Australia e Regno Unito, classificano solo la sua ala militare come organizzazione terroristica. Un tempo Hamas era appoggiata economicamente da Arabia Saudita e Siria, poi il partner principale è diventato l’Iran, che ogni anno invia milioni di dollari di aiuti e armi alla striscia di Gaza. Riceve finanziamenti anche dal Qatar e da altri Paesi Arabi e arrivano indirettamente donazioni umanitarie inviate a Gaza dall’Onu, dall’Ue e da altre nazioni occidentali.