Marianna Piacente Ancora suicidi nelle forze dell’ordine. Stavolta si tratta di un poliziotto della Stradale di soli 32 anni, che si è tolto la vita con un colpo di pistola mentre era nella sua auto privata. La vettura ferma su una piazzola di sosta dell’autostrada Torino-Monte Bianco, nel territorio comunale di Volpiano, è stata segnalata tra le uscite di Settimo torinese e Volpiano.
Si è trattato di un gesto volontario
La terribile scoperta è avvenuta nella serata di ieri, lunedì 30 gennaio: inizialmente si pensava a un guasto ma, quando il personale in servizio sull’autostrada ha raggiunto la vettura, ha trovato all’interno dei veicolo il corpo del giovane agente senza vita. E ancora: in un primo momento si era supposto un malore al volante, ma dopo qualche istante la causa del decesso è stata inconfondibile. Che si sia trattato di un gesto volontario è fuori di dubbio, ma sono al momento ignoti i motivi che hanno spinto il giovane poliziotto a un gesto tanto estremo.
I messaggi alla famiglia prima di suicidarsi
Descritto dai colleghi come «una persona disponibile, un lavoratore instancabile che amava molto quel che faceva», l’agente lavorava da sempre nella Polstrada – da più di una decina di anni nel torinese –, a cui era stato assegnato dopo il coro iniziale. Secondo quanto riportato da La Stampa, l’agente avrebbe avvisato con diversi messaggi i familiari prima di togliersi la vita.
