Valentina Mericio Nel corso della puntata di Quarto Grado di venerdì 8 luglio sono state mostrate le immagini della camera da letto di Alberto Genovese a terrazza Sentimento. L’imprenditore conduce con sé la modella A in quel luogo dove la giovane rimarrà per più di 24 ore, ma cosa accadde in quella drammatica notte? Proprio su questo punto sta facendo luce il processo.
Alberto Genovese, a Quarto Grado mostrate immagini inedite
Sono le 22.31 del 10 ottobre 2020 quando la giovanissima modella 18enne A entra nella camera di letto di Alberto Genovese portata a mano dall’imprenditore. Nel filmato ripreso dalla telecamera nascosta si sentono parole che fanno gelare il sangue: “Tutto voglio”, dice Genovese. Fuori dalla porta c’è invece una guardia del corpo. Quest’ultimo farà mettere a verbale: “La ragazza è entrata per prima, spontaneamente. Genovese Alberto la seguiva. La porta è stata chiusa alle loro spalle, ma non l’ho seguito chiudere a chiave”. Ed è da lì che inizia la notte da incubo: i due consumeranno droga e il tutto avverrà mentre gli amici e la famiglia cercano preoccupati A. Alle 22.48 l’amica chiede dove si trovi A, mentre alle 23.58 la festa termina. La modella riuscirà ad uscire da quella camera solo alle 22.19 del giorno dopo, a oltre 24 ore di distanza. A chiederà aiuto alle 20.28, allarme che verrà emesso nuovamente alle 21.05, infine riuscirà ad uscire. In clinica le verranno dati 25 giorni di prognosi.
La modella che lo ha denunciato: “Ho avuto paura di morire”
In seguito è stato mandato in onda il racconto della modella che ha denunciato Genovese. Il suo tono di voce dice già molto sull’orrore che ha provato sulla sua pelle: “Quello che ho vissuto io in quella notte, quella paura, non si possono nemmeno immaginare. Io ho avuto paura di morire, ho rischiato di morire… penso che manchi tanta sensibilità, tanta gente parla, specula, commenta….mi sono sentita più volta offesa e attaccata ingiustamente […] sono una ragazza di 18 anni, faccio la modella e ho appena finito gli studi. Il fatto di venire associata in continuazione e sentirmi dare della escort…non ho mai percepito queste feste pericolose in nessun modo… andavo lì per divertimi e mi sono ritrovata a vivere un inferno”.
