Svolta sulla morte di Alessia Puglielli, la personal trainer di 40 anni di Sulmona deceduta a causa di un cocktail di farmaci l’8 luglio del 2023 al Policlinico Gemelli di Roma. L’ex fidanzato, Marco Di Marco, è stato rinviato a giudizio e rischia fino a 24 anni di carcere. Ecco perché.
Alessia Puglielli, morta suicida con 70 pastiglie di caffeina
Era l’8 luglio del 2023 quando, al Policlinico Gemelli di Roma, Alessia Puglielli, personal trainer di 40 anni, morì dopo aver assunto 70 pastiglie di caffeina quattro giorni prima. Un gesto estremo, quello della donna, che nessuno che la conosceva aveva saputo darne un motivo. Ora, a distanza di quasi due anni, la svolta, tanto che l’ex fidanzato, ovvero il musicista Marco di Marco, è stato rinviato a giudizio. Ecco i motivi.
Alessia Puglielli morta suicida con 70 pastiglie di caffeina: ex fidanzato a processo
Grazie a un video che Alessia Puglielli aveva inviato al suo legale, salvo poi chiedergli di cancellarlo, si vede la personal trainer con lividi sul corpo e sembrava chiedere aiuto. I video sono stati recuperati dagli inquirenti e, considerando anche gli strani comportamenti assunti dalla donna nei mesi prima della morte, dalla cancellazione del profilo Facebook, alla rimozione di diversi contatti su WhatsApp, alle dimissioni in palestra tramite Sms e dal taglio con molti dei suoi contatti, gli inquirenti hanno pensato che ci fosse qualcosa che non tornasse. Indagando si è arrivati al maltrattamenti da parte di Marco di Marco, con cui la donna stava dal 2022. Secondo l’accusa, quindi, il suicidio di Alessia sarebbe stato cagionato dai continui maltrattamenti in famiglia perpetrati dal fidanzato. Per questo Marco di Marco andrà a processo, rischia dai 12 ai 24 anni di carcere.