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Alex Britti, la reazione dell’ex compagna dopo la sentenza: “È una situazione allucinante”

Alex britti

Dalla vicenda del baby monitor alla condanna: Nicole Pravadelli, ex compagna di Alex Britti, racconta la sua versione all’Adnkronos.

La vicenda giudiziaria tra Nicole Pravadelli e Alex Britti mette in luce le tensioni che possono nascere nelle separazioni quando a essere coinvolti sono minori e privacy personale. Al centro della controversia, l’uso di un baby monitor e le accuse di interferenze illecite nella vita privata, questioni che hanno scatenato un acceso dibattito mediatico.

A poche ore dalla sentenza, la donna è intervenuta per raccontare la sua verità.

L’ex compagna di Alex Britti, Nicole Pravadelli: una condanna e la necessità di chiarire

All’indomani della sentenza che l’ha condannata a sei mesi di reclusione con pena sospesa per interferenze illecite nella vita privata di Alex Britti, Nicole Pravadelli rompe il silenzio. Intervistata dall’Adnkronos, l’ex compagna del cantautore respinge con fermezza le ricostruzioni giornalistiche, giudicate “false e dannose per la serenità del mio bambino di otto anni”.

Il Tribunale di Roma ha stabilito che Pravadelli, utilizzando un baby monitor destinato al controllo del figlio, avrebbe raccolto immagini della vita privata di Britti. Tuttavia, la donna insiste: il video non è mai servito a richiedere l’affidamento esclusivo.

È assolutamente falso. L’affido esclusivo non l’ho mai chiesto nella causa civile. Anzi, è stato richiesto dalla controparte, ma il giudice della Corte d’Appello lo ha respinto per mancanza di motivazioni”, ha chiarito.

Pravadelli spiega che il materiale video era allegato a una richiesta per anticipare un’udienza, con l’obiettivo di dimostrare le condizioni conflittuali della casa a danno del bambino. Smentisce inoltre di aver vissuto separata da Britti a Milano: “Vivevamo sotto lo stesso tetto, nella casa familiare”.

Contrariamente a quanto riportato, non fu un giudice a sospettare, ma la vicenda prese avvio da una querela presentata dal cantante.

Io e il mio avvocato non siamo chiaramente felici dell’esito dell’udienza, ma ci riserviamo di depositare appello, lette le motivazioni della sentenza”, ha aggiunto Nicole, sottolineando l’impatto della vicenda sulla vita quotidiana sua e del figlio.

Alex Britti, il duro sfogo e la verità dell’ex compagna dopo la condanna

La donna denuncia la pressione sociale derivante dalla copertura mediatica:

Ogni giorno affronto una realtà pesante: vado a prendere mio figlio a scuola e incrocio gli sguardi di altri genitori che mi giudicano o mi negano il saluto. Viviamo in un quartiere piccolo, dove tutti si conoscono, e questo amplifica la pressione. È una situazione allucinante, resa insostenibile dal fatto che la gente basa il proprio giudizio su menzogne”.

Nicole aggiunge: “Chiedo un po’ di pace per me e mio figlio”. La sua legale, Luisa De Martino, ha chiesto ai giornali di rispettare la privacy della cliente e del minore, sottolineando che la vicenda penale trae origine dalla querela presentata dal padre del bambino e non da un’iniziativa giudiziaria.

Il tribunale ha anche stabilito un risarcimento di seimila euro a favore di Britti, parte civile rappresentato dagli avvocati Gianluca Tognozzi e Alessia Casinelli.

Pravadelli ribadisce di aver scelto il silenzio fino a oggi per proteggere la privacy del figlio:

“Sono molto addolorata e stanca di dovermi difendere da un caso mediatico, quando al centro ci sono la vita di mio figlio e la mia. Non è stato mai considerato il mio punto di vista né la sofferenza umana che c’è dietro”, ha concluso.