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Alluvione in Emilia-Romagna: 6 ordigni bellici inesplosi affiorano dal fango

L'alluvione in Emilia-Romagna ha fatto affiorare degli ordigni bellici del '43/44

Il pericolo degli ordigni bellici e l'effetto secondario dell'alluvione in Emilia-Romagna: c'è una categoria a rischio

Soltanto 24 ore fa sul tema era arrivato l’alert della Prefettura di Forlì-Cesena e oggi arrivano i dati dopo l’alluvione in Emilia-Romagna: 6 ordigni bellici inesplosi affiorano dal fango. Lo comunica Coldiretti che mette in guardia gli agricoltori che tornano nei campi. I danni provocati dal disastro non contano purtroppo solo le 14 vittime ma riguardano la possibilità che ve ne siano altre, vittime cosiddette “indirette”.

Alluvione in Emilia-Romagna, 6 ordigni bellici inesplosi

I morti, gli allagamenti e la distruzione di case e coltivazioni fanno massa critica con la nuova emergenza. Da quanto si apprende su tutto il territorio si è provveduto a diramare un allarme relativo al ritrovamento di ordigni bellici inesplosi. Secondo le informative delle Prefetture di Forlì e di Ravenna, su segnalazione di Coldiretti, le inondazioni di questi giorni hanno “trasportato o fatto emergere residuati bellici che possono risultare potenzialmente pericolosi se rimossi o manomessi o coperti con oggetti o altri materiali”. A rischio sarebbe in particolare l’incolumità degli agricoltori. Proprio loro in questi giorni con i loro trattori sono impegnati nei lavori di sistemazione successivi all’alluvione.

Coldiretti teme per gli agricoltori sui trattori

E Coldiretti, in prima linea nel segnalare la nuova emergenza, riferisce che finora sono stati ritrovati sei ordigni bellici. Sono stati tutti messi in sicurezza dagli artificieri del Genio dell’Esercito. Una nota spiega: “A preoccupare è l’incolumità degli agricoltori che con i trattori sono impegnati nella sistemazione dei terreni. Il passaggio dei mezzi agricoli pesanti potrebbe infatti provocare il disinnesco degli ordigni e la loro esplosione”. In chiosa perciò “si invitano gli agricoltori, e chiunque abiti nelle zone interessate, a prestare particolare attenzione e, in caso di rinvenimenti, a mettersi in condizioni di sicurezza e avvisare immediatamente la Questura o l’Arma dei Carabinieri”.