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Ammazzato mentre festeggiava il compleanno, per lui niente funerali pubblici

La scena del crimine dell'omicidio Corvino

Ammazzato mentre festeggiava il compleanno, per lui niente funerali pubblici, la norma sui “decessi di esponenti legati alla criminalità organizzata"

Venne ammazzato il 3 novembre mentre festeggiava il compleanno e per lui niente funerali pubblici: sono state decise esequie private per Agostino Corvino, pregiudicato nipote di un boss della mala foggiana che era stato centrato da numerosi colpi  a Foggia. La decisione è stata presa per ragioni di sicurezza pubblica. E sulla scorta di quella sono stati vietati i funerali pubblici per Corvino. 

Ammazzato mentre festeggiava il compleanno

L’uomo, titolare di un banco fiori, era nipote del capo clan Raffaele Tolonese ed era stato ucciso con sette colpi di mitraglietta all’addome a Foggia mentre festeggiava il suo 50esimo compleanno in compagnia della moglie. Mentre le indagini di polizia vanno avanti, il provvedimento  è stato adottato, come spiega la gazzetta del Mezzogiorno, in ordine ai “decessi di esponenti ritenuti legati alla criminalità organizzata”

La misura contro la criminalità organizzata

A Foggia era già accaduto che si vietassero i funerali, come ad esempio il 5 ottobre scorso, del boss Federico Trisciuoglio deceduto dopo una lunga malattia. Il giorno dopo l’omicidio una corona di fiori e una foto di Agostino Corvino erano comparsi in via Giuseppe Rosati, angolo via Tugini, a Foggia. La vittima era un rivenditore di frutta e verdura, svolgeva da parecchi anni la sua attività al mercato Rosati.