Era il 23 febbraio del 1887 quando un violento terremoto con epicentro al largo di Imperia distrusse interi centri abitati della Liguria. Le vittime accertate furono oltre 630. Tra i borghi più colpiti, Diano Marina e Bussana, dove i danni agli edifici erano evidenti e a crollare furono in particolare le chiese. Testimonianza del terremoto di 135 anni fa è la chiesa di San Martino ad Andagna, frazione di Molini di Triora, luogo sacro abbandonato dopo le devastazioni del 1887. Seppur caduto in rovina, l’edificio porta con sé un fascino suggestivo e spirituale.
Chiesa di San Martino ad Andagna: la testimonianza del terremoto di 135 anni fa
La furia delle scosse e gli effetti del terremoto sono ancora visibili nella frazione di Andagna. Lo conferma quel che resta della chiesa di San Martino: il tetto è completamente crollato dopo i gravi danni del sisma, all’interno si intravedono numerose voragini e la vegetazione comincia a prendersi il suo spazio e dominare sulle rovine della chiesa. Tutto è rimasto fermo alla disperazione e alla paura di quel 23 febbraio 1887. Sono passati esattamente 135 anni e quel luogo resta avvolto dal mistero, ma aleggia anche un senso di sacralità e rispetto.
Ancora visibile il portale in pietra nera, l’entrata della chiesa che i benedettini costruirono nel XVIII secolo. Fu la prima chiesa del paese e all’epoca rappresentava un importante punto di incontro per i pellegrini e il commercio. La struttura è impossibile da visitare: avvicinarsi è pericoloso, le mura rimaste sono fragili e poco sicure.
Tuttavia, sbirciare dalle fessure sulla porta è possibile. Così si scopre una preziosa testimonianza del passato eternata nel tempo. All’interno si intravedono le statue di San Giovanni e Sant’Antonio ancora posizionate nelle loro nicchie. Nell’oratorio sono ancora presenti un’altare e alcuni bassorilievi. A godere delle opere per il momento è solo la natura, a cui si aggiungono gli occhi di alcuni curiosi che si addentrano nella zona.
Da anni ormai l’antico complesso religioso è al centro di vari progetti di restauro, da parte della Soprintendenza e delle Belle Arti. Tuttavia, almeno per il momento, i lavori non sono iniziati e la chiesa di San Martino resta ferma a 135 anni fa.
Liguria, il terremoto del 1887
Dalle ricostruzioni, pare che le scosse più intense si registrarono alle 6.22 e alle 8.51 del 23 febbraio 1887. I paesi della Liguria occidentale, nella fascia costiera tra Sanremo e Alassio, subirono i danni peggiori, in quanto più vicini all’epicentro. Diano Castello, Diano Marina, Bussana, Albisola Marina, Baiardo, Castellaro, Ceriana, Laigueglia, Sanremo e Taggia i comuni più colpiti dalla tragedia. Il sisma, tuttavia, fu percepito anche a Genova e provincia. Solo a Baiardo le vittime furono 220, 190 a Diano Marina. Bussana Vecchia, invece, fu completamente abbandonata: le vittime del terremoto furono 53, ma l’intero paese fu seriamente danneggiato e divenne l’ennesima città fantasma devastata da un fenomeno naturale. Per questo motivo, venne ricostruita più a Sud nel 1894.
A motivare l’alto numero di morti è anche la coincidenza con la celebrazione delle ceneri. In quei giorni, infatti, molti più fedeli erano riuniti nelle chiese per la cerimonia dell’aspersione e rimasero schiacciati dalle macerie.