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AstraZeneca, per il sottosegretario Costa la campagna vaccinale prosegue senza rimbalzo di colpe

Non cambia la campagna vaccinale, lo dice il sottosegretario Costa

Dopo la notizia che il vaccino di AstraZeneca non si potrà più somministrare sotto i 60 anni, dice la sua sulla faccenda anche il sottosegretario Costa.

Il Cts ha deciso: il vaccino AstraZeneca non si potrà più somministrare sotto i 60 anni e per quanto concerne il richiamo, per chi aveva già ricevuto la prima dose, riceverà la seconda con Pfizer o Moderna. 

Cambio di rotta, dunque, per il piano vaccinale, dopo che la 18enne Camilla Canepa è morta con una trombosi dopo aver ricevuto una dose di AstraZeneca.

Il sottosegretario Costa: “No rallentamenti al piano vaccinale”

Nonostante i cambi di programma, l’obiettivo è quello di non provocare nessun blocco alla campagna vaccinale in Italia, considerando anche l’alta disponibilità di dosi arrivate nelle ultime settimane. A dire la sua sulla questione è stato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa:

“È chiaro che ci sarà bisogno di una rimodulazione della campagna vaccinale in riferimento alle dosi che noi forniremo alle nostre Regioni. Ma occorre sottolineare che ad oggi il nostro Piano vaccinale si basa principalmente su vaccini a mRna: circa un 80% sono vaccini Pfizer e Moderna e il 20% sono vaccini a vettore virale”.

Lo stesso commissario Figliuolo ha garantito che tutte le condizioni al momento permettono all’Italia di continuare con la campagna vaccinale senza problemi: molto porbabilmente, infatti, si riuscirà ad arrivare agli obiettivi già prefissati con al massimo uno slittamento di una o due settimane. Ciò significa che l’immunità di gregge potrà esseret raggiunta a settembre senza grosse difficoltà.  

Il sottosegretario Costa: “Non serve il rimbalzo di responsabiltà su AstraZeneca”

Ciò nonostante sono state tante le polemiche di questi giorni sull’eventuale errore delle Regioni che hanno scelto di andare contro le indicazioni scientifiche, somministrando agli Open Day il vaccino AstraZeneca alle fasce d’età sconsigliate; e su questa tematica Costa dice che:

 “Io credo che oggi, proprio per il momento che stiamo attraversando, che ritengo essere particolarmente decisivo perché siamo ormai agli ultimi tornanti della lotta alla pandemia che ci separano dal traguardo, non so quanto serve il rimbalzo di responsabilità. Su AstraZeneca il governo ha fatto le scelte basandosi su quelle che erano le raccomandazioni della comunità scientifica. E dobbiamo essere grati alla comunità scientifica perché se oggi l’Italia sta uscendo dalla pandemia è solo perché la scienza ci ha messo nelle condizioni di poter disporre dei vaccini”.

Insomma, il sottosegretario è convinto che sia necessario in questi mesi un’enorme coesione e unità politica:

“Ognuno in questa sfida ha fatto la propria parte. E mi pare che, dopo la responsabilità che giustamente si è presa il governo nel definire le strategie, Piano vaccinale e le priorità, sostanzialmente ci sia stato un allineamento delle Regioni alle linee guida. Dopodiché io sono tra i più convinti sostenitori del fatto che la politica si debba assumere la responsabilità delle sue scelte: però vorrei anche sottolineare che siamo di fronte a decisioni che sono state prese sulla base di indicazioni scientifiche”.

Il sottosegretario Costa: “Molto probabilmente l’ulitizzo sarà lo stesso per AstraZeneca e Johnson&Johnson”

In aggiunta, all’interno della circolare diffusa dal ministero della Salute, nella quale si comunica che il vaccino AstraZeneca sarà somministrato solo per la fascia di popolazione sopra i 60 anni, non si parla in alcun modo del vaccino Johnson & Johnson

Innanzitutto occorre ricordare che per questo vaccino esiste già una raccomandazione di somministrarlo preferenzialmente a persone di età superiore ai 60 anni. Parliamo di un vaccino che ha lo stesso principio di AstraZeneca. Valuteremo le raccomandazioni che arriveranno, ma io credo che operativamente l’utilizzo sarà lo stesso per AstraZeneca e Johnson & Johnson“.

Inoltre, nei prossimi mesi, nonostante qualche ritardo, dovrebbe arrivare anche l’autorizzazione per il vaccino CureVac ed il sottosegretrio Costa ha parlato pure di ciò:

Anch’esso è un vaccino a mRna e si stima che entro il mese di agosto possa arrivare la certificazione, il che vorrebbe dire avere a disposizione un vaccino in più. Ovviamente per quanto riguarda la struttura organizzativa sui territori nulla cambia, ciò che cambia è una rimodulazione per quanto riguarda le forniture, ma siamo nelle condizioni di diffondere un messaggio di tranquillità“.