Orrore in Africa dopo l’attacco dell’Isis ad una chiesa belga in Congo che ha fatto finora 17 morti. La rivendicazione del blitz terroristico a Kasindi è arrivata dai miliziani dell’Iscap che hanno consotto l’attacco in Africa centrale, dove questa branca equatoriale dell’Isis-Daesh è da sempre e purtroppo molto attiva. L’attentato è stato compiuto nella chiesa di Kasindi, città della Repubblica Democratica del Congo.
Attacco dell’Isis ad una chiesa in Congo
Ecco un fame della nota che fa chiarezza sulla rivendicazione: ” L’Isis afferma che i combattenti hanno piazzato e fatto esplodere un ordigno, provocando dozzine di cristiani uccisi e feriti”. E secondo Rita Katz, di Site, sito di monitoraggio del jihadismo, i miliziani avrebbero minacciato “ulteriori attacchi”. E purtroppo il bilancio dell’attacco, inizialmente attestato su 9 e poi 12 vittime, è salito a 17 morti e una ventina di feriti.
La decisa condanna del governo
La notizia è stata ufficializzata dal governo congolese. Esecutivo che ha condannato “con forza” l’attentato, avvenuto mentre era in corso la messa. E come informa AdnKronos c’è un rischio, potenziale ma enorme, in più: dal 31 gennaio al 5 febbraio e proprio nella Repubblica Democratica del Congo e Sud Sudan è “prevista la visita di Papa Francesco”.