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Australia: Scott Morrision è il nuovo premier

Svolta in Australia, Morrison nuovo premier

Il nuovo leader parla di lavoro e crescita economica, religioso e contro i matrimoni omosessuali vuole continuare la lotta all'immigrazione irregolare

Svolta nel Governo australiano: Scott Morrison è il settimo premier australiano in 11 anni. Dopo una protesta interna al partito liberale, Morrison ne esce vittorioso grazie alle sue politiche più moderate rispetto al suo avversario politico Turnbull. Morrison, alleato del suo precedessore ha visto un voto contro l’ex premier 50 a 45 scaturendo una crisi di governo.

Scott Morrison, il nuovo volto dell’Australia

“L’ambizione è onnipresente in Australia“, questo commentava Scott Morrison in al congresso dei liberal-nazionalisti nel 2012. Lui che nella campagna elettorale parlava di “una forte economia e un glorioso futuro” e vuole proiettare l’isola in una maggiore crescita di quella che sta avvenendo.

Come politico, è più moderato del suo precedessore Turnbull: è contro i matrimoni omosessuali ed è un anglicano praticante. Dura anche la sua posizione contro l’immigrazione: Morrison è contro ogni forma di asilo politico, vorrebbe cambiare la legge e renderla ancora più rigida.

Sul piano economico il nuovo leader australiano vuole tagliare le tasse alle piccole imprese.

Sulla guerra commerciale degli Stati Uniti commenta: “Nessuno vince in una guerra commerciale e la questione è vera oggi più di ogni altro periodo storico”, mentre sulla Cina: il sul loro maggior partner commerciale dichiara: “La Cina e l’Australia hanno una forte e pratica intesa commerciale. Noi siamo il governo che ha negoziato il libero mercato tra i due paesi che è stato un boom per la nostre economia e noi continueremo una forte alleanza economica con la Cina. Loro sono i nostri maggiori clienti e noi siamo lo stesso per loro”.

La No way: proteggere i confini australiani

Il governo australiano è anche artefice del programma No way, il piano a cui si vorrebbe ispirare il vice-premier Matteo Salvini sulla gestione dei migranti. ” Non farai l’Australia il tuo paese, nessun migrante metterà piede sul territorio”, questa la campagna mediatica promossa dal governo australiano.

In pratica, l’isola ha promosso negli ultimi 10 anni una politica che vuole annientare l’immigrazione irregolare spostando tutti i richiedenti asilo nell’isola della Papua Nuova Guinea.