La conferma è arrivata dall’Ats. Ad uccidere centinaia di gabbiani sul lago di Garda è stato il ceppo H5N1, più comunemente conosciuto come influenza aviaria.
Stando a quanto riporta “Il Corriere della Sera” nella sola spiaggia di Vò (Desenzano del Garda), sarebbero almeno un’ottantina i gabbiani morti. L’area interessata dal focolaio che si è sviluppato nel giro di poche ore, è il Basso Garda.
Aviaria, trovati morti gabbiani sul Basso Garda: isolati gli esemplari ancora in vita
Al fine di limitare la diffusione del focolaio gli operatori di Ats insieme agli addetti comunali hanno provveduto a rimuovere le carcasse dei volatili. Gli esemplari ancora in vita sono stati recuperati dai volontari del Wwf Bergamo-Brescia e dalla polizia provinciale di Brescia, quindi sono stati messi in isolamento.
L’allerta alla cittadinanza
Nel frattempo il comune di Desenzano ha allertato la cittadinanza, invitando a non toccare gli animali morti (o comunque in fin di vita) che si trovano sulle spiagge. Va detto che ad oggi non è stata emanata alcuna ordinanza che prescriva la chiusura delle aree interessate dal contagio.
Ats attraverso una nota diramata lo scorso 24 febbraio ha dichiarato: “La situazione evidenzia per il comparto zootecnico avicolo un rischio elevato di diffusione: è necessario adottare misure di biosicurezza finalizzate a evitare l’introduzione del virus negli allevamenti”.