L’Onu ha aggiornato i dati della diffusione dell’influenza aviaria, con 16 nuovi casi confermati nel mondo.
Influenza aviaria, rilevati ulteriori 16 casi umani: i dati aggiornati
L’aviaria, ovvero la malattia degli uccelli causata dal virus dell’influenza di tipo A può essere appunto trasmessa dagli animali infetti all’uomo. Nell’ultimo aggiornamento della valutazione congiunta, si legge nella nota che: “sono stati rilevati ulteriori 16 casi umani di infezione da virus A (H5N1): nove in Cambogia, due in India e in Bangladesh e casi singoli in Cina, Messico e Vietnam.
Dei nove infettati segnalati in Cambogia quattro sono morti. Anche i contagiati di India e Messico sono deceduti. Tutti e casi, tranne due, hanno riportato un’esposizione diretta o indiretta a uccelli domestici. Non si è sospettata alcuna trasmissione interumana associata a questi casi confermati.”
Influenza aviaria, i dati dell’Oms
Ecco cosa dicono le agenzie Onu sull’influenza aviaria: “attualmente, sulla base delle informazioni disponibili, Fao, Oms e Woah, valutano il rischio globale per la salute pubblica associato ai virus dell’influenza A (H5) come basso, mentre il rischio di infezione per le persone esposte per motivi professionali o contatti frequenti è da basso a moderato, a seconda delle misure di mitigazione del rischio e di igiene in atto e della situazione epidemiologica locale.” In Italia, al momento, non c’è nessuna preoccupazione.