> > Ballechin House, la misteriosa villa dei cani fantasma

Ballechin House, la misteriosa villa dei cani fantasma

ballechin house

Ballechin House è un'abitazione molto misteriosa che si pensa sia abitata da fantasmi, un po' particolari.

Ballechin House è un’abitazione molto misteriosa che fu costruita nel 1806 in Scozia. Esattamente la casa si trovava nella zona di Grandtully nel Perthshire. Nell’anno 1834 il maggiore Robert Steuart (1806-1876) ereditò Bellechin House che però diede in affitto. In quegli anni stava prestando servizio nell’esercito indiano. Questa dimora fu dunque temporaneamente abitata da alcuni inquilini per tutto il tempo che il maggiore trascorse in India. Durante il suo soggiorno in Oriente, stando a contatto con la cultura locale, cominciò a credere nella reincarnazione e nella trasmigrazione dell’anima.

Il ritorno di Robert Steuart

Nel 1850 tornò presso la sua proprietà e da quel momento decise di vivere presso la Ballechin House in compagnia di numerosi cani. Si racconta che il maggiore Steuart continuasse a ripetere che, dopo la sua morte, sarebbe tornato sulla Terra sottoforma di cane. Robert Steuart non aveva una moglie ne figli. Anche se, moltissimi pettegolezzi locali, insinuarono che avesse una relazione con la sua governante che era molto più giovane di lui. Il signor Steuart morì in quella stessa casa nel 1873. Dopo la sua morte, la casa passò in eredità al nipote, John Skinner, dato che non aveva figli. Quest’ultimo, da quel momento, assunse il nome di Steuart.

Anche se John non credeva nella reincarnazione, aveva comunque timore che lo zio potesse tornare. Probabilmente in fondo, ci credeva anche lui. In ogni caso il suo timore lo portò a commettere un gesto inaudito. Dato che lo zio, in vita, continuava a ripetere che sarebbe tornato sottoforma di un cane allora decise di ammazzare a colpi di fucile tutti i cani presenti nella tenuta. Da questo momento in poi nasce la cosiddetta storia misteriosa che avvolge la famosa tenuta scozzese. La leggenda narra che Robert Steuart si fosse realmente reincarnato in uno dei suoi cani. Il quale ormai morto, era rimasto spirito. Dunque uno spitito dentro lo spitito. Un passaggio davvero inquietante che però vide alcuni testimoni. Il primo tra tutti una cameriera che vide un cane spettrale nel 1876 all’interno della casa.

L’indagine

Nel 1897, dopo numeorse testimonianze, fu finalmente organizzata un’indagine sulla casa. Questa fu capitanata da John Crichton-Stuart, terzo marchese di Bute, con il sostegno e l’assistenza di alcuni ricercatori specializzati in eventi paranormali della Society for Psychical Research. Ballechin House era già molto famosa all’epoca e veniva considerata come “La casa infestata di Scozia”. Nei pressi di quella dimora venne inoltre vista anche l’apparizione dello spirito di una monaca. Il team di investigatori della Society for Psychical Research decisero di includere nel pregetto anche il colonnello Lemesurier Taylor e la medium Ada Goodrich Freer (1857-1931). Questa donna, ai tempi, oltre che essere una medium fu una popolarissima autrice e ricercatrice.

Dopo le ricerche e vari studi all’interno della casa, nel 1899, fu pubblicato un articolo che riassumeva il resoconto dell’esperienza dei ricercatori. Il saggio si chiamava The Alleged Haunting of House di Crichton-Stuart e Freer il quale fu pubblicato e serializzato sul The Times inglese. Questo conteneva una specie di diario dei fenomeni analizzati e visualizzati da Freer e J. Callender Ross. Questo era rimasto parecchio all’interno della casa e sul giornale dichiarò che non esistevano alcune prove che accertassero alcun disturbo soprannaturale.

ballechin house

Polemiche su Ballechin House

Oltre a questo dichiarò che l’intera indagine, secondo lui, era fraudolenta. Dopo questo duro colpo la Society for Psychical Research denunciò Freer. Trevor H. Hall, che all’epoca era un totale scettico di eventi paranormali rivelò che Freer era un investigatore inaffidabile e che aveva inoltre ingannato la Society for Psychical Research. Freer fu dunque accusato di aver plagiato il materiale da lui raccolto durante la permanenza nella casa e di aver mentito sulla propria vita. La verità non si saprà mai, ma una cosa è certa, moltissimi testimoni hanno potuto accertare la presenza di strani spiriti.

Alcuni degli inquilini che presero in affitto la casa negli anni, oltre ad averla abbandonata entro pochi giorni, dichiararono di aver sentito strani rumoni, scoppi, passi e spinte da parte di entità non visibili. Molti cercarono di abitare quella casa ma invano. Dunque l’abitazione fu completamente disabitata dal 1932.
La maggior parte della casa fu demolita nel 1963. Dopo che accadde un misterioso incendio, il quale lasciò soltanto intatte le stanze degli ex servitori e gli edifici annessi.

La fine di Ballechin House

Durante l’incendio furono perse anche le opere d’arte e i mobili antichi che vi erano all’interno. Questi erano stati custoditi e raccolti per anni dalla famiglia Steuart, un vero patrimonio culturale e storico andato perduto. L’abitazione, data l’esperienza del maggiore Robert in India, comprendeva anche molti pezzi provenienti dal lontano oriente. Opere d’arte che tesimonivano con certezza il coinvolgimento degli imprenditori e i proprierari terrieri scozzesi nel commercio con le Indie.