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Una bambina viene espulsa dall'asilo: non era vaccinata

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Nel Torinese i vigili urbani aspettano una bambina all'ingresso dell'asilo: "Vostra figlia deve stare fuori"

A Torre Pellice una bambina, al rientro delle vacanze Pasquali, non ha potuto entrare in classe perché non si era sottoposta ai vaccini obbligatori. I genitori hanno replicato “è sana come un pesce“.

Il caso

La piccola è l’unica dell’asilo di Torre Pellice, nel Torinese, a non essere in regola con le vaccinazioni, per questo motivo, è stata allontanata dalla struttura comunale. Ad attendere la bambina davanti alle porte d’ingresso c’erano due vigli urbani, mandati dal Comune, che hanno impedito alla piccola di fare il suo ingresso in aula insieme agli altri suoi compagni e, alle maestre. Come riporta la pagina online di Repubblica il padre, Eros Giustetto, alla vista delle forze dell’ordine, aveva capito immediatamente la situazione e racconta: “Ho capito subito perché erano lì, nostra figlia non è vaccinata e avevamo ricevuto la raccomandata che ci diceva che sarebbe stata espulsa”.

I genitori erano quindi a conoscenza del provvedimento ma hanno detto che volevano far finire l’anno alla figlia, per questo si sono recati comunque all’asilo, inoltre secondo loro, la figlia è sana come un pesce e non si ammala mai. La famiglia si difende anche sostenendo che avevano un accordo con un medico all’ASL di Pinerolo per verificare se la figlia non riportasse intolleranze ai farmaci ma l’azienda sanitaria locale non avrebbe mai risposto. Una volta ottenuti gli esiti degli esami i genitori si sarebbero incontrati con l’amministrazione comunale per decidere cosa fare ma il segretario comunale non ha voluto aspettare.

Il comune ha fatto rispettare i tempi e le condizioni previsti dalla legge, oggi infatti è troppo tardi per poter vaccinare i bambini, i termini sono scaduti. Il sindaco di Torre Pellice, Marco Cogno infatti ha affermato che hanno seguito le linee raccolte nella normativa del ministro della salute Lorenzin e delle procedure indicate dalla Regione; i vigili quindi erano stati mandati proprio in via precauzionale, qualora la famiglia si fosse presentata, e così è stato, continua il sindaco “se la famiglia adempie alla normativa, la struttura è aperta, ci mancherebbe”.

La bambina ha fatto solo qualche capriccio chiedendo delle informazioni poi, il padre l’ha portata con sé al lavoro visto che non sapeva dove lasciarla. Eros e la compagna che vivono a Luserna San Giovanni insieme alla figlia e agli altri due figli di lei, stanno cercando delle soluzioni al problema: un’ipotesi possibile è quella di iscrivere la figlia in un asilo straniero dove accettano anche i bambini non vaccinati.