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Beppe Grillo difende il figlio: "Non è uno stupratore, arrestate me"

Beppe Grillo

Beppe Grillo ha difeso il figlio Ciro, accusato di stupro da una ragazza italo-svedese e sotto inchiesta insieme a tre amici.

Beppe Grillo, garante del M5S, ha condiviso un video su Facebook in cui ha preso le difese del figlio Ciro, accusato di stupro da una ragazza italo-svedese e sotto inchiesta insieme a tre amici. Il padre ha voluto difenderlo da ogni accusa.

Beppe Grillo difende il figlio dall’accusa di stupro

Se dovete arrestare mio figlio, che non ha fatto niente, allora arrestate anche me, perché ci vado io in galera” ha dichiarato Beppe Grillo in un video condiviso su Facebook. Il garante del M5s ha parlato della vicenda giudiziaria in cui è coinvolto il figlio Ciro, di 21 anni. Il ragazzo è stato accusato di stupro da una ragazza italo-svedese, è sotto inchiesta insieme a tre amici e potrebbe essere rinciato a giudizio. “Mio figlio è su tutti i giornali come stupratore seriale insieme ad altri 3 ragazzi…io voglio chiedere chiedere veramente perché un gruppo di stupratori seriali non sono stati arrestati, la legge dice che vanno presi e messi in galera e interrogati. Sono liberi da due anni, ce li avrei portati io in galera a calci nel culo. Allora perché non li avete arrestati? Perché vi siete resi conto che non è vero niente, non c’è stato niente perché chi viene stuprato e fa una denuncia dopo 8 giorni vi è sembrato strano. Se non avete arrestato mio figlio arrestate me perché ci vado io in galera” ha spiegato Beppe Grillo, molto arrabbiato.

Allora perché non li avete arrestati? E poi c’è tutto un video, passaggio per passaggio, in cui si vede che c’e’ un gruppo che ride, ragazzi di 19 anni che si divertono e ridono in mutande e saltellano con il pisello, così…perché sono quattro cogl..ni” ha aggiunto Beppe Grillo. Ciro, figlio del fondatore del Movimento Cinque Stelle, è indagato in concorso con tre amici per violenza sessuale ai danni di una studentessa. I fatti contestati risalgono a luglio 2019 e sarebbero avvenuti in un appartamento di Porto Cervo. La Procura deve decidere se presentare la richiesta di rinvio a giudizio o di archiviazione. Nell’atto d’accusa della Procura, la ragazza, conosciuta al Billionaire, sarebbe stata “afferrata per i capelli per bere mezzo litro di vodka e costretta ad avere rapporti di gruppo“.