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Bimba violentata, condannata anche la convivente: non ha impedito gli abusi

Bimba violentata, condanna per la convivente: «Non ha impedito gli abusi del compagno»

Bimba violentata, condannata la convivente del mostro. La donna non ha impedito al compagno di abusare della piccola, mentre le era stata affidata.

Bimba violentata, condannata la convivente dello zio. L’uomo, un meccainco del comasco, teneva drogata la piccola di 4 anni e abusava sessualmente di lei mentre girava video attraverso una telecamera portatile da sport, indossando sulla testa un passamontagna con un teschio per non farsi riconoscere.

Bimba violentata, condannata anche la convivente

Il mostro riversava poi i video pedopornografici su di una piattaforma criptata di pedofili in Rete, gli investigatori hanno persino trovato filmati tutorial che spiegavano come abusare meglio di bambini così piccoli. L’uomo è ora condannato con rito abbreviato a 12 anni e 8 mesi per violenza sessuale, produzione di materiale pedopornografico e detenzione di oltre 10.000 immagini pedopornografiche.

Condannata anche la convivente del mostro, 9 anni e 8 mesi per lei. La donna aveva omesso di impedire i reati ed era giuridicamente responsabile della bimba di 4 anni, dato che i genitori l’avevano designata alla custodia in loro assenza nei fine settimana, ignari delle atrocità alle quali la piccola doveva sottostare.

Bimba violentata, la convivente condannata come responsabile

Il pm Giovanni Tarzia si è occupato di sviluppare le indagini sul terribile caso a partire delle autorità francesi, dall’azione sotto copertura del Cncpo-Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online, e dal lavoro della Polizia Postale. Il procuratore aggiunto Letizia Mannella ha ricostruito la vicenda assieme a un gruppo di esperti, scoprendo che il meccanico comasto aveva comprato in Rete un farmaco narcotizzante per stordire la piccola e violentarla, per poi pubblicarne i firmati crittografati nel deep web. L’uomo avrebbe fornito più versioni dei fatti, tutte smentite dalle indagini, tra le quali l’ideare e collaudare un sistema pratico per far soffrire meno le vittime durante le violenze.

Bimba violentata, il ruolo della convivente condannata nel caso

La convivente del mostro, nei giorni degli interrogatori, raccomandava alla madre della vittima di non coinvolgerla perchè non ne sapeva nulla. Eppure, in uno dei filmati degli abusi, ai piedi del letto ci sono un paio di scarpe da donna. Inoltre, le violenze venivano perpetrate sul letto matrimoniale della coppia, in diverse occasioni, così come su di un letto adiacente alla stanza, in una camera separata da una sottile porta. La donna si è giustificata dicendo di non aver mai percepito nulla a causa di un sonno molto profondo, ma la bambina ha dichiarato agli investigatori di essere andata a piangere e farsi consolare proprio dalla zia.