> > Bimbi uccisi da treno: polemica sui sottopassi inaccessibili

Bimbi uccisi da treno: polemica sui sottopassi inaccessibili

treno

A Brancaleone i bagnanti continuano ad attraversare i binari anche dopo che un treno ha ucciso 2 bambini perché i sottopassi sarebbero inaccessibili.

Residenti e turisti di Brancaleone (Reggio Calabria) continuano ad attraversare i binari della tratta Jonica anche dopo la morte dei due bimbi di 6 e 12 anni, travolti da un treno mentre tentavano di raggiungere la spiaggia. I bagnanti lamentano il fatto che i sottopassaggi sarebbero spesso ingombri da rifiuti e sterpaglie. Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli assicura però che il dicastero investirà anche “nella sensibilizzazione dei cittadini rispetto ai comportamenti più corretti da tenere quando ci si trova nei pressi di un binario“.

Sottopassi inutilizzati

Nonostante la tragedia avvenuta a Brancaleone i bagnanti continuano ad attraversare i binari. Mercoledì 8 agosto 2018, infatti, una mamma con due bambini di 6 e 12 anni sono stati travolti da un treno regionale. Per i piccoli, purtroppo non c’è stato niente da fare. Nonostante il macchinista abbia azionato i freni di emergenza, l’impatto con il treno per loro è stato fatale e sono morti sul colpo. La donna invece, che ha tentato fino all’ultimo di salvare i figli, è stata ferita in maniera lieve poiché colpita solo di striscio dal convoglio.

Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli su Facebook ha assicurato che il governo farà “di tutto” per evitare che un incidente simile si ripeta in futuro. “Investiremo di più in ogni ambito della sicurezza ferroviaria, compresa la sensibilizzazione dei cittadini rispetto ai comportamenti più corretti da tenere quando ci si trova nei pressi di un binario” ha sottolineato.

Le persone che vogliono raggiungere il lido, infatti, continuano anche oggi ad attraversare i binari invece che usare i sottopassaggi. In queste ore abitanti e turisti interpellati dai cronisti si giustificano affermando che “i sottopassi della stazione sono inaccessibili“. Il Corriere.it riporta che il sottopassaggio più vicino al luogo della tragedia si trova a circa 200 metri ma il fatto che non vengano usati oltre ad essere “una questione di cultura” è “anche di praticità”, come spiega il commissario prefettizio Salvatore Mottola Di Amato, che co-amministra il Comune di Brancaleone, sciolto per infiltrazioni mafiose. Si alimenta infatti in queste ore la polemica dei sottopassi spesso bloccati dai rifiuti o dalle sterpaglie.