Giampiero Casoni Laura Boldrini durissima sulla sentenza di Torino: “Un concentrato di sessismo e misoginia”, la deputata Dem non fa sconti al discusso pronunciamento con la vittima di una violenza sessuale che avrebbe indotto lo stupratore ad “osare” solo per aver lasciato una porta aperta ed averne invocato l’aiuto su questioni materiali legate ad una cerniera lampo “debole”.
La discussa decisione in Corte di Appello
La notizia sta facendo il giro di social e media, è quella di un uomo che è stato assolto in Corte di Appello, cioè in merito massimo, dalla condanna di stupro. La sentenza che sta facendo discutere perché la ragazza lasciando la porta socchiusa e chiedendo aiuto al ragazzo lo avrebbe indotto ad ‘osare’. La sentenza è stata impugnata in Cassazione dal sostituto procuratore generale Nicoletta Quaglino e sul fronte politico l’indignazione della Boldrini è stata immensa (e comrpensibile).
Boldrini: “Un concentrato di sessismo e misoginia”
Ha scritto la parlamentare e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo sulla sua pagina Facebook: “Un concentrato di sessismo e misoginia. È ora di smetterla di giustificare i colpevoli e dare addosso a chi la violenza la subisce. In Spagna, con una recente riforma, è stato introdotto un principio fondamentale: nessuna forma di rapporto o approccio sessuale senza il consenso chiaro della persona. Solo sì è sì”. E in chiosa: “Qualsiasi atto compiuto senza il consenso esplicito della donna è quindi violenza. Basta libere interpretazioni, attenuanti, scuse. Sia così anche in Italia. Il ddl sul consenso già presentato al Senato da Valeria Valente sia approvato al più presto”.
