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Bomba a Ponticelli nella notte: terzo ordigno esploso in 4 giorni nel quartiere di Napoli

Bomba Napoli

Nella notte è esplosa una bomba a Ponticelli, quartiere di Napoli. Si tratta del terzo ordigno esploso in soli 4 giorni.

Nella tarda serata di ieri, giovedì 13 maggio 2021, in via Camillo De Meis, a Ponticelli, in provincia di Napoli, è esplosa una bomba. Si tratta del terzo ordigno scoppiato in quattro giorni e sarebbe riconducibile alla faida di camorra tra i De Martino e l’alleanza guidata dal clan De Luca Bossa.

Bomba a Ponticelli: nuova esplosione

Situazione molto preoccupante a Ponticelli, quartiere di Napoli, dove da diversi giorni stanno scoppiando delle bombe. Un solo giorno di tregua, poi sono ricominciate le eslosioni. Nella tarda serata di ieri, giovedì 13 maggio 2021, nel quartiere di Ponticelli è esploso un ordigno. Si tratta del terzo in soli quattro giorni, sempre con le stesse modalità. Non si tratta di quelle che potrebbero essere definite operazioni delicate, ma le bombe vengono semplicemente lanciate in aree pubbliche e vicino ai palazzi. Solo per uno strano caso fortunato si sono limitate a distruggere qualche automobile, senza ferire nessun passante.

Bomba a Ponticelli: terzo ordigno in quattro giorni

La bomba è esplosa poco dopo le 23 nei pressi di via Camillo De Meis, a Ponticelli. Sono intervenute quattro volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Napoli, dopo diverse segnalazioni dei cittadini, ma non hanno riscontrato feriti né danni. Inoltre, non sono state trovate tracce di materiale esplosivo. Poco distante si trova via Lombardi Vera, dove è accaduto il primo episodio. In quella strada lo scoppio è stato preceduto da tredici proiettili sparati in aria. Dopo 24 ore c’è stata una seconda esplosione vicino al rione Incis di Ponticelli. La bomba è stata lanciata da un cavalcavia verso i palazzi e la potenza dell’esposione ha distrutto i vetri di otto auto parcheggiate.

Bomba a Ponticelli: faida di camorra

Secondo gli inquirenti tutto sarebbe dovuto ad una faida tra l’alleanza composta dai De Luca Bossa – Minichini – Schisa, a cui è vicino il gruppo Casella, e i De Martino, conosciuti anche come gli XX. Il motivo è il controllo del mercato della droga nel quartieri. Gli XX starebbero cercando di prendere possesso delle piazze di spaccio che sono controllate dai rivali. Negli scontri potrebbe essere inquadrato anche l’omicidio di Giulio Fiorentino, ucciso a 29 anni nella notte del 14 marzo. Il giovane di Torre del Greco era ritenuto vicino al gruppo dei De Martino. Una decina di giorni dopo sono stati fermati due pregiudicati ritenuti legati al gruppo Casella e accusati degli agguati avvenuti in autunno.