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Boom turistico alle porte ma non ci sono camerieri: in crisi pub, bar e ristoranti

Boom turistico alle porte ma non ci sono camerieri: in crisi pub, bar e ristoranti

È previsto un boom turistico per la prossima stagione, ma non ci sono camerieri in locali come ristoranti, pub e bar

È previsto un boom turistico per la prossima stagione, ma non ci sono camerieri in locali come ristoranti, pub e bar

Mancano camerieri per la stagione estiva

Alcuni ristoratori hanno dovuto aggiungere un giorno in più di chiusura a settimana perché non trovano personale di sala, cuochi, camerieri e altre figure lavorative indispensabili, come cassieri, baristi e pizzaioli.

Secondo Fipe Confcommercio Roma mancano 25 mila figure nei locali, il 50% è formato da camerieri. Dai dati Fiepet nei locali servono anche 14 mila tra baristi, cassieri e dipendenti che non fanno parte della ristorazione a Roma e in tutto il Lazio.

Questa carenza di personale potrebbe mettere a rischio l’apertura di locali durante la settimana, soprattutto in prospettiva dell’arrivo dell’estate.

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Dopo la pandemia è cambiato il modo di vedere il lavoro

Prima del Covid era molto più facile per i ristoratori trovare lavoratori nell’ambito della ristorazione. Oggi invece sono in tanti a rinunciare a lavori semplici che non richiedono specializzazione.

Il presidente Fipe Confcommercio Roma, Sergio Paolantoni, ha spiegato: “La pandemia ha cambiato il modo di vedere la vita, e quindi anche il lavoro. Siamo dovuti rimanere a casa, percependo in molti casi reddito di cittadinanza o altre forme di aiuti, questo ha cambiato il modo di vedere la propria professione e modificato probabilmente pure le aspettative personali“. Accontentarsi di una paga bassa per fare un lavoro usurante non è più accettabile per tanti romani e non solo.

Cambiare il termine “cameriere” con “addetto alla sala”

Qualcuno ha pensato che il termine “cameriere” potesse essere considerato denigratorio o svilente per un lavoratore e allora si è pensato di cambiarlo con “addetto alla sala”. Paolantoni ha, infatti, detto: “Abbiamo proposto di cambiare ad esempio la dicitura cameriere con quella di addetto alla sala perché le parole spesso sono importanti per identificare un lavoro che invece è essenziale per portare avanti un’attività e può dare molte soddisfazioni“.

Organizzato il Fipe Talent Day

L’Associazione dei Ristoratori ha lanciato il Fipe Talent Day con lo scopo di far incontrare domanda e offerta per consentire ai disoccupati di trovare lavoro e ai ristoratori di trovare personale.

Dagli incontri è emerso che il per 30% gli imprenditori hanno difficoltà a trovare le figure professionali richieste perché c’è un ridotto numero di candidati. Per il 13,8% i ristoratori non trovano personale perché i candidati presentano un curriculum non adeguato alla posizione lavorativa per mancanza di esperienza nel settore.

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