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Aviaria negli uccelli selvatici: il Brasile dichiara l'emergenza sanitaria

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Influenza aviaria negli uccelli selvatici del Brasile: il governo ha indetto lo stato di emergenza sanitaria per 6 mesi.

Il Brasile ha proclamato lo stato di emergenza sanitaria a causa dei numerosi casi di influenza aviaria riscontrati negli uccelli selvatici.

Influenza aviaria negli uccelli: il Brasile proclama l’emergenza sanitaria

Il Brasile ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria precauzionale di sei mesi dopo l’individuazione di vari casi di influenza aviaria negli uccelli selvatici del Paese. Negli scorsi giorni, infatti, ne sono stati riscontrati almeno otto. La dichiarazione d’emergenza serve per permettere al governo di adottare delle misure immediate per limitare la diffusione del virus H5N1, altamente infettivo.

L’attuale epidemia di influenza aviaria, che colpisce soprattutto gli uccelli selvatici, si sta rivelando particolarmente letale e preoccupante. Negli ultimi mesi il virus è circolato in Europa – in altre parti del mondo – anche tra alcune specie di mammiferi.

Per ora non si ritiene che ci sia un immediato pericolo per gli esseri umani, ma il rischio che sviluppi nel tempo nuove capacità per trasmettersi più facilmente rimane.

Paura per gli allevamenti in Brasile

La decisione è stata presa soprattutto per tenere il virus lontano dagli allevamenti di pollame, che si trovano soprattutto nel sud del paese: il Brasile, infatti, è il massimo esportatore globale di carne di pollo, con un fatturato annuo di oltre 9 miliardi di euro.

L’identificazione di un caso di influenza aviaria in un allevamento spesso implica l’abbattimento di un gran numero di uccelli, e talvolta può portare a restrizioni delle importazioni da parte di altri stati.