I prossimi passi della road map di Carlo Calenda e Matteo Renzi sono abbastanza definiti e da poche settimane sono stati anche calendarizzati: entro l’autunno, a sentire il senatore di Rignano oggi direttore De Il Riformista, ci sarà un partito solo per due leader, e non due leader qualsiasi, ma due personalità forti che si sono sapute dividere i ruoli fin quando ognuno aveva la sua segretaria.
Calenda e Renzi, un partito solo per due leader
Quali ruoli? Carlo Calenda era il “frontman” che ci ha messo la faccia e Matteo Renzi era stato il “regista”, l’uomo dietro. Ma adesso le cose stanno per cambiare e per trasformare il Terzo Polo da formazione di convenienza a partito unico serviranno nuove prospettive. I due esponenti di vertice di Azione ed Italia Viva hanno resistito alle basse percentuali del Terzo Polo ed a una collocazione nei sondaggi non proprio eccellente ma adesso è tempo di fare numeri. Repubblica lo spiega in domanda retorica con una premessa sui due: “Uno è il leader designato, l’altro vuole fare il designatore”.
Le scommesse sulla rottura fra i due
Poi la domanda infida: “Quanto tempo ci metteranno Carlo Calenda e Matteo Renzi a litigare? Quote popolari per chi puntava su una rottura in tempi rapidi. Eppure, a dispetto dei caratteri e dei deludenti risultati del Terzo Polo nelle regioni dove si è votato di recente, i due sono ancora lì”. Ma il gioco duro sarà adesso che per fare un partito solo si dovranno metter d’accordo due leader “difficili” e ciascuno con una forte personalità.