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Caos aeroporti, l’Europa impone un tetto massimo di passeggeri al giorno negli scali

Caos negli aeroporti, Heatrow mette un massimale ai passeggeri

Personale ridotto all'osso con i licenziamenti nei mesi del Covid e caro carburanti, non cessa il caos aeroporti perciò l'Europa impone un tetto

Il caos aeroporti non accenna a recedere, perciò l’Europa impone un tetto massimo di passeggeri al giorno negli scali: fra carenza di personale di terra e scioperi arriva la drastica soluzione di molti hub continentali. Perciò molti aeroporti importanti e vitali per un periodo in cui il turismo è al culmine hanno imposto restrizioni per poter gestire più facilmente il flusso di passeggeri. 

Caos aeroporti, l’Europa impone un tetto

Fa fede e suscita non poco scalpore la decisione dell’aeroporto di Heathrow a Londra, forse uno dei più importanti del pianeta: lo scalo ha decretato un limite di due mesi al traffico aereo. Lo ha fatto con l’introduzione di un tetto massimo di 100mila passeggeri al giorno. Ma in che modo e nel concreto si andrebbe ad intervenire? Chiedendo alle compagnie di interrompere la vendita di biglietti per l’estate

Il caso Heatrow: “Solo 100 mila persone al giorno”

L’amministratore delegato di Heathrow, John Holland-Kaye, è stato chiarissimo: “Saranno necessarie diverse azioni di questo tipo per garantire ai passeggeri un viaggio sicuro e senza intoppi”. E ancora: “Alcune compagnie aeree hanno già agito di conseguenza, ma non sono abbastanza. Per questo motivo abbiamo imposto in autonomia un limite di 100mila persone al giorno dal 12 luglio all’11 settembre”. Il guaio è sempre lo stesso: durante la pandemia si licenziava perché non volava più nessuno e con la pandemia finita o quanto meno con il covid ridimensionato i flussi di passeggeri della “normalità” non trovano rispondenza in organici capaci di accoglierli. E l’aggravante suprema? La crisi dei carburanti innescata dalla guerra della Russia all’Ucraina.