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Capotreno aggredito viene licenziato per insulti razzisti

Capotreno aggredito

Capotreno aggredito sulla corsa Brescia-Cremona è stato licenziato per aver urlato insulti razzisti dopo essere stato rapinato da un senegalese.

Trenord ha licenziato Giordano Stagnanti (25enne cremonese), il capotreno aggredito e derubato tre mesi fa sul treno Brescia-Cremona. L’uomo era in servizio quando venne derubato del tablet da un giovane senegalese di nome Moussa Diatta. La rapina avvenne poco dopo che il capotreno aveva chiesto al giovane di favorire il biglietto per la corsa. Il giovane senegalese non aveva biglietto e venne insultato. Consegnò allora una carta prepagata priva di credito per fare il pagamento. La reazione del capotreno, preceduta da insulti, bastò a far scattare in pochissimi attimi il giovane 23enne senegalese. Attimi concitati, rapidi, violenti. Il capotreno aggredito venne gettato a terra e si trovò a lottare contro il senegalese. Arrivò a mordergli un braccio per impedire di essere rapinato. Infine preso dalla rabbia del momento urlò “negro di merda” al giovane africano. Era il 26 Settembre scorso. A distanza di 3 mesi, Trenord ha deciso di licenziare il capotreno aggredito. La motivazione? Eccola: “comportamento non consono alle mansioni […] della sua figura professionale e dell’Azienda rappresentata“.

Un danno all’immagine dell’azienda. Ecco la motivazione alla base del licenziamento. Licenziamento che è stato impugnato dal giovane Stagnanti (assunto Giugno scorso) che si dice pronto al ricorso contro quello che sembra essere una sanzione sproporzionata. Un momento di rabbia durante momenti di concitazione, niente di più. “Un episodio che va letto nel suo contesto” così ha annunciato l’avvocato Cortellazzi, legale del giovane Stagnanti.

Capotreno aggredito: il video

Dopo i fatti

All’epoca dei fatti, dopo la concitata lotta tra il giovane cremonese e il giovane senegalese, poco altro si seppe. Dopo la colluttazione, presso la fermata di Bagnolo Mella, Diatta riuscì a guadagnarsi la fuga. Poco dopo però venne arrestato dagli uomini dell’Arma dei Carabinieri. Verrà processato per rapina presso il Tribunale di Brescia a Gennaio 2018. Nel processo il giovane stagnanti si costituirà parte civile. A chiudere il cerchio della vicenda, ci pensa l’avvocato Cortellazzi. Verrà infatti tirata in ballo, con una denuncia per diffamazione, anche l’autrice del video che riprese la scena a Settembre. Per lei l’accusa di diffamazione di basa anche sul fatto che il video ha alcune scene tagliate, dove vengono messe in evidenza solo gli insulti del capotreno aggredito. Tra le voci presenti nel video, anche quella della ragazza stessa, che apostrofa il giovane capotreno definendolo “lurido pezzente” e “razzista” mentre lotta contro il senegalese. In ultimo, secondo un sondaggio condotto da Legambiente, la tratta Brescia-Cremona è una delle peggiori d’Italia