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Attentato carabinieri Roma, possibili legami con Torino

Attentato carabinieri Roma

Ci potrebbero essere dei legami tra l'attentato carabinieri Roma avvenuto lo scorso 7 dicembre e i gruppi anarchici lottarmatisti orbitanti a Torino.

Ci potrebbero essere dei legami tra l’attentato carabinieri Roma avvenuto lo scorso 7 dicembre e i gruppi anarchici lottarmatisti orbitanti a Torino, dove è attualmente in corso il maxi processo rinominato “Scripta Manent”. Quell’attentato successo qualche giorno fa davanti alla stazione dei carabinieri San Giovanni in via Britannia è stato rivendicato poi dalla sigla Fai-Fri. Tale ipotesi di questa possibile connessione è comunque sempre al vaglio degli inquirenti che si stanno occupando del caso. Di recente, inoltre, gli anarchici hanno rilanciato anche una campagna, rinominata “Dicembre Nero”.

Attentato carabinieri Roma

Le forze dell’ordine stanno vagliando l’ipotesi di un possible legame tra l’attentato avvenuto a Roma lo scorso 7 dicembre e i gruppi anarchici militanti a Torino, dove attualmente si sta svolgendo il maxi processo “Scripta Manent”. L’attentato che si è verificato qualche giorno fa nei pressi della stazione dei carabinieri San Giovanni in via Britannia a Roma è stato successivamente rivendicato dalla sigla Fai-Fri (Federazione anarchica informale-Fronte rivoluzionario internazionale), Cellula Santiago Maldonado.

Di recente, infatti, gli ambienti anarchici hanno rilanciato una campagna chiamata “Dicembre Nero”. Questa campagna è stata dedicata a Sebastian Oversluij, morto in Cile nel 2013, e a Alexandros Grigoropoulos, morto invece nel 2008. I vari comunicati invitano ad effettuare delle azioni che alimentino incendi ed esplosioni contro il potere e chi lo sostiene. A differenza di episodi analoghi, nel testo della rivendicazione di quell’attentato non sono presenti riferimenti di vicinanza e solidarietà alle persone imputate nel processo “Scripta Manent”. Questo aspetto ha attirato l’attenzione da parte degli investigatori. Sono presenti dei riferimenti a “Scripta Manent” nei comunicati di “Dicembro Nero”, dove si può leggere che “in Italia i nostri compagni lanciano insulti ai giudici riaffermando le proprie convinzioni”.

L’attentato

Come già accennato in precedenza, c’è stata una rivendicazione dell’attentato carabinieri Roma avvenuto lo scorso 7 settembre. In particolare, tale rivendicazione porta la firma della sigla Fai-Fri (Federazione anarchica informale-Fronte rivoluzionario internazionale), Cellula Santiago Maldonado. Questa rivendicazione è apparsa su un sito che fa riferimento a movimenti anarchici. Maldonado è l’attivista argentino che appoggiava a causa delle popolazioni indigene Mapuche. L’uomo è stato ritrovato morto lo scorso ottobre, settantotto giorni dopo la sua scomparsa.

Secondo quanto si è appreso fino a questo momento, l’ordigno rudimentale sarebbe stato costruito da un contenitore metallico, al cui interno era presente polvere pirica e relativo innesco. La bomba artigianale è esplosa intorno alle 5.30 di mattina, proprio davanti al portone d’ingresso della caserma in via Britannia 37. Fortunatamente, la deflagrazione non ha provocato morti e nemmeno feriti, ma solo dei danni al portone della caserma. Secondo una prima analisi delle immagini di videosorveglianza, sarebbero state due persone incappucciate a posare l’esplosivo sul marciapiede nei pressi della stazione dei carabinieri.