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Vannacci a Napoli: manifestanti con palloncini d'acqua alla presentazione del libro

Vannacci Napoli

Un gruppo di manifestanti in presidio in piazza del Plebiscito a Napoli ha tentato di forzare il cordone delle forze dell’ordine per protestare contro la presenza di Vannacci

Tensioni tra manifestanti e forze dell’ordine sul lungomare di Napoli, si è sviluppata una protesta contro la presenza del generale Vannacci, candidato con la Lega alle elezioni europee, per la presentazione del suo libro.

Le proteste esplose a Napoli contro Vannacci

Vannacci presenta il suo libro ‘Mondo al contrario’, al teatro di Arte Vesuvio sul lungomare di Napoli.

Circa 30 erano i manifestanti presenti a Napoli, hanno tentato di accedere al varco di via Nazario Sauro, chiuso dalle forze dell’ordine. Alcuni hanno lanciato dei palloncini pieni d’acqua contro gli agenti in assetto antisommossa e hanno tentato di superare le transenne.

I manifestanti, che intendevano dirigersi verso il luogo della presentazione, mostravano uno striscione con la frase ‘Vannacci Napoli non ti vuole, fattene una ragione’.

Uno di loro reggeva una bandiera palestinese, altri mostravano foto del generale con gli occhi coperti dallo slogan ‘cacciamolo‘.

Le parole di Vannacci

«Non capisco perché non vengono in sala in pace, io sono per il confronto civile, li ascolterei e mi confronterei con loro. Ma questo invito che faccio non ha mai successo. E comunque no, non temo per la mia incolumità e non mi sento accerchiato. Non mi sento accerchiato ma mi preoccupa il contesto che si è venuto a creare».

In merito alla polemica scoppiata negli ultimi giorni sulle sue parole verso i disabili risponde:

«Scusarmi? No, perché non ho mai detto che i disabili devono andare in classi separate, per cui non vedo perché mi debba scusare per qualcosa che non ho detto e che non penso. Quello che io ho detto è facilmente leggibile nell’intervista. Il titolo non l’ho fatto io, l’ha fatto il giornalista, che in maniera molto pretestuosa e strumentale ha interpretato in maniera totalmente erronea le mie parole».