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Cappuccino senza schiuma a 10 centesimi in più: è polemica

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Si spreca tanto latte per poca schiuma. Chiede 10 centesimi in più per un cappuccino senza schiuma.

Dopo il tramezzino diviso a metà con sovrapprezzo di 2 euro e il taglio della torta, scoppia la polemica per un cappuccino. Una cliente l’ha ordinato senza schiuma e per questo lo ha dovuto pagare 10 centesimi in più.

Dieci centesimi in più per un cappuccino senza schiuma

Segnalare rincari e sovrapprezzi alle consumazioni è il vero tormentone dell’estate 2023. Un altro scontrino ha sollevato polemiche, questa volta in un bar a Ostia. La cliente ha ordinato un cappuccino senza schiuma e ha raccontato la sua disavventura ai giornali, esibendo, incredula, il conto che le è stato presentato alla cassa. Sul totale sono stati aggiunti 10 centesimi per la richiesta al bancone.

“Oggi al bar volevo consumare un cappuccino con il latte freddo ed il proprietario mi ha chiesto un extra di 10 centesimi spiegandomi che senza la schiuma costava di più perché ci voleva più latte”, è il racconto della cliente.

Altri locali applicano il costo aggiuntivo

“Domani ne prenderò uno con poco latte. Mi farà lo sconto? Per un buon cappuccino ho pagato anche 5 euro ma sapevo dal listino prezzi quello che pagavo”, ha ironizzato la cliente del “Old Station Coffee Drink”, in piazza della Stazione Vecchia a Ostia.

Altri testimoni e residenti hanno confermato che questa politica dei prezzi, con costi aggiuntivi e surplus vari, viene applicata da altri gestori di locali in zona. Ad esempio, in alcuni bar e caffetterie il sovrapprezzo per un caffè schiumato salirebbe anche a 20 centesimi. “Si spreca tanto latte per poca schiuma”, sarebbe la spiegazione data ai clienti, che non avrebbero certo difficoltà a cedere una monetina in più, ma giustamente pretenderebbero maggiore trasparenza sul listino.