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Cashback, scopri come presentare il reclamo dal 15 luglio per l'annullamento delle transazioni sospette

Cashback

Il Cashback e il problema delle transazioni annullate è al centro di tante polemiche: la nota di Consap.

Il Cashback ha concluso il suo primo semestre. Per volere del governo guidato da Mario Draghi il sistema è stato sospeso per i prossimi mesi e riprenderà dal primo gennaio 2022. In questo momento sono in corso tutte le verifiche delle transazioni sostenute da gennaio a giugno 2021.

Cashback, cosa sta accadendo

I controlli sono ancora in corso e al momento non è stata indicata alcuna data precisa per decretare la classifica finale del Supercashback con i primi 100mila utenti che riceveranno 1.500 euro entro il 30 novembre 2021. In merito invece all’importo massimo del Cashback (150 euro) l’accredito dovrebbe avvenire entro 60 giorni dalla scadenza del primo semestre.

Cashback, transazioni non convalidate: cosa fare

Diversi utenti, ovviamente non un numero enorme, hanno comunque segnalato di non aver ricevuto il conteggio di alcune transazioni potrà tranquillamente segnalare il disservizio sul sito di Consap. Qui è possibile creare un profilo utente e completare la registrazione. “Consap fornirà un riscontro motivato entro 30 giorni dalla data di ricezione del reclamo e, in caso di accoglimento, disporrà il pagamento dovuto. Sarà dato riscontro solo ai reclami presentati – si legge sul sito di Consap – attraverso il presente portale” con decorrenza a partire dal 15 luglio 2021 e fino al 29 agosto 2021. “Qualunque altra richiesta, trasmessa attraverso canali differenti non verrà riscontrata“.

Cashback, le linee guida del Consap per un eventuale reclamo

Consap ha quindi dichiarato che “si potrà presentare reclamo per mancata o inesatta contabilizzazione nella APP IO o nei sistemi messi a disposizione dagli issuer convenzionati, a partire dal quindicesimo giorno successivo al termine dei periodi di riferimento. Eventuali richieste presentate in altro modo – ad esempio via social o mail – non saranno prese nemmeno in considerazione. Al momento dell’invio della domanda, bisognerà allegare anche un documento d’identità oltre agli scontrini POS delle transazioni oggetto del reclamo. Darà un riscontro motivato entro 30 giorni dalla data di ricezione del reclamo e, in caso di accoglimento, disporrà il pagamento dovuto“.

Serviranno quindi ancora diverse settimane per valutare eventuali segnalazioni in merito alla mancata presenza di transizioni effettivamente sostenute oppure annullare quelle fasulle. Non resta quindi che attendere eventuali novità ufficiali anche se al momento non esiste una data specifica segnalata da chi di competenza.