> > Caso Alice Neri, ammessa una nuova prova: un fazzoletto semi carbonizzato

Caso Alice Neri, ammessa una nuova prova: un fazzoletto semi carbonizzato

Carabinieri

Un fazzoletto semi carbonizzato, con DNA maschile, è stato ammesso come nuova prova nel caso della morte di Alice Neri.

Le indagini sulla morte di Alice Neri, 32enne il cui corpo è stato ritrovato carbonizzato, continuano. Nelle indagini è stata ammessa una nuova prova.

Caso Alice Neri, ammessa una nuova prova: un fazzoletto semi carbonizzato

Vanno avanti le indagini sulla morte di Alice Neri, 32enne di Ravarino il cui corpo è stato trovato carbonizzato nelle campagne di Concordia lo scorso 18 novembre. Gli avvocati e i consulenti delle parti hanno chiesto e ottenuto l’ammissione di nuovi reperti emersi durante i recenti sopralluoghi. L’avvocato Antonio Ingroia, che assiste Nicholas Negrini, marito di Alice Neri, indagato come atto dovuto fin dall’inizio della tragica vicenda, ha chiesto di valutare nuovi elementi. Oltre ai due mozziconi di sigaretta di cui si era già parlato in un’udienza precedente, è stato ammesso anche un nuovo reperto, un fazzoletto di carta trovato in un’intercapedine tra lo pneumatico e il parafango dell’auto di Alice Neri.

Il fazzoletto con DNA maschile nell’auto di Alice Neri

Su questo fazzoletto, che deve ancora essere esaminato integralmente, la difesa di Negrini avrebbe rinvenuto del DNA maschile. Per Katia Sartori, criminologa e consulente della difesa dell’uomo, si tratterebbe di “un reperto di estremo interesse investigativo“. Il marito di Alice Neri ha chiesto che vengano analizzati gli anelli indossati dalla moglie e le maniglie della macchina, oltre all’esame tricologia dei capelli della vittima per controllare l’eventuale presenza di sostanze stupefacenti.

Anche Roberto Ghini, legale di Mohamed Gaaloul, che si trova in carcere come principale indiziato, pensa che il fazzoletto possa essere un reperto importante. “Visto che di dna in quella scena pare che ce ne sia, e non necessariamente riferibile al mio assistito, potrebbe essere interessante scoprire di chi è quel Dna” ha dichiarato, sottolineando che nella prossima udienza emergeranno delle novità.