Un nuovo elemento si sarebbe aggiunto al mistero che avvolge il delitto di Garlasco. Nella puntata del 4 novembre del programma Ignoto X, condotto da Pino Rinaldi su La7, l’omicidio di Chiara Poggi torna all’attenzione, intrecciandosi tra segreti, sospetti e confessioni, con le vicende dei ricatti legati al Santuario della Bozzola e il cosiddetto “sistema Pavia”, come riporta Ilsocialpost.it.
A Ignoto X, Pino Rinaldi sul caso Garlasco: “L’avvocato ci sta raccontando qualcosa…”
La trasmissione avrebbe svelato i retroscena legati a due protagonisti chiave: Flavius Savu, cittadino romeno condannato per estorsione ai danni di don Gregorio Vitali, e suo nipote Cleo Stefanescu. Sarebbe stato proprio lui a scrivere un documento nel quale sosteneva che lo zio fosse a conoscenza di un legame tra il delitto di Chiara Poggi e l’inchiesta sul Santuario. In tale documento, affermava che Chiara sarebbe stata uccisa perché “a conoscenza di fatti scabrosi” accaduti in quel contesto. Il conduttore avrebbe così ripreso una tesi già portata avanti dall’avvocato Massimo Lovati, ex legale di Andrea Sempio, aprendo nuovamente il dibattito su questa pista. Rinaldi avrebbe invitato il pubblico a guardare oltre le apparenze e a considerare le presunte confidenze che Flavius Savu avrebbe fatto al suo avvocato, Roberto Grittini. “L’avvocato ci sta raccontando qualcosa che ha a che fare con il 2014. Quando Alberto Stasi sta per essere condannato in via definitiva… quando l’Italia era convinta che Alberto Stasi fosse l’autore del delitto di Chiara Poggi”, spiega Rinaldi. Un periodo in cui, stando alle le parole riportate, Savu avrebbe espresso pensieri molto precisi sul caso. “Non è proprio una frase ma è un concetto, quello che mi ha sempre espresso”, racconta Grittini durante la trasmissione, affermando che Savu gli avrebbe parlato di “un collegamento tra la morte di Chiara Poggi e quanto lei avrebbe saputo di ciò che accadeva all’interno, comunque nell’ambito, nel contesto del santuario”.
Pino Rinaldi sul delitto di Garlasco: “Lo ha detto al suo avvocato…”
Queste parole, se veritiere, aprirebbero allo scenario inquietante di Chiara come testimone scomoda, involontariamente a conoscenza di segreti che non sarebbero dovuti riaffiorare. Questi elementi, a quel tempo, avrebbero potuto intrecciare potere, sesso e ricatti spirituali. Stando alle parole dell’avvocato Grittini, “a dar credito a Savu, emergeva con chiarezza un’estraneità di Stasi rispetto alla possibilità per l’omicidio di Chiara Poggi”. Un’espressione che, se contestualizzata nel 2014, avrebbe un peso enorme. A quel tempo, infatti, il processo contro Alberto Stasi giunse alla Cassazione e l’intero Paese sembrava convinto della sua colpevolezza. Eppure “in tempi non sospetti”, come ribadisce Rinaldi, Savu affermava l’esatto contrario. “Nel 2014 in tempi non sospetti Savu dice queste cose al suo avvocato”, ricorda ancora Rinaldi, che sottolinea come la tempistica possa rendere la vicenda ancora più enigmatica. Poi continua: “accade tutto quello che accade nel 2017 fino ai giorni nostri”, rifacendosi al nuovo filone d’inchiesta che ha riportato in scena il nome di Andrea Sempio e parallelamente le indagini condotte dalla Procura di Pavia, finite al centro di nuove polemiche. Il caso di Garlasco riemerge, insieme al sentore che la risoluzione definitiva sia ancora lontana: proprio in questo contesto le rivelazioni di Ignoto X invitano a considerare dettegli che, forse, potrebbero rivelarsi cruciali.