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Ministra Santanchè, al via in Senato il voto sulla mozione di sfiducia

Santanchè Daniela

Nella giornata di mercoledì 26 luglio il Senato esprimerà il voto sulla mozione di sfiducia nei confronti della ministra del Turismo Daniela Santanchè: tra l'attacco di M5s e la difesa della maggioranza

Caso Santanchè: il dado è tratto. Nella giornata di mercoledì 26 luglio il Senato esprimerà il voto sulla mozione di sfiducia nei confronti della ministra del Turismo. La maggioranza si preannuncia compatta contro l’iniziativa pentastellata, sostenuta invece dal Partito Democratico e dall’Alleanza Rossoverde. Azione e Italia Viva non si pronunceranno.

Le rassicurazioni dalla maggioranza

La vice capogruppo del M5s Alessandra Maiorino illustrerà la mozione di sfiducia nei confronti di Daniela Santanchè, che potrebbe essere a breve iscritta anche per un’altra ipotesi di reato: truffa aggravata ai danni dello Stato. Sebbene le indagini sulla condotta finanziaria della senatrice di Fratelli d’Italia continuino a impensierire l’esecutivo, la capogruppo in Senato di Forza Italia Licia Ronzulli parla di una maggioranza «assolutamente serena». «La ministra godrà della fiducia di tutto il centrodestra. […] A mio avviso non cambierebbe nulla nemmeno con un rinvio a giudizio, ma questa è una valutazione politica che non spetta a me» aggiunge.

Cosa dicono gli altri?

Il leader di Azione Carlo Calenda definisce la mozione di sfiducia una «stupidaggine fatta dai Cinque Stelle, con l’unico effetto di compattare la maggioranza». Un «grave errore» la considera il secondo il capogruppo di Iv in Senato Enrico Borghi. Il M5s non intende considerare un dietro front: intenzionato a insistere sulle «condotte spregiudicate che non possono essere proprie di un Ministro» – come si legge nel testo della mozione –, i pentastellati «minano fortemente la credibilità della ministra e pongono un grave pregiudizio sulle sue capacità di svolgere le delicate funzioni alle quali è chiamata».