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Catalogna news: Puigdemont resta in Belgio

Catalogna news Puigdemont

Catalogna news, Carles Puigdemont, ormai ex presidente della Catalogna non comparirà né oggi, per la sua udienza né nelle prossime settimane dinanzi al giudice dell'Audiencia Nacional. Giudice che, fra l'altro lo ha convocato, congiuntamente al suo vice e ai 13 ministri del governo coinvolti ne...

Catalogna news, Carles Puigdemont, ormai ex presidente della Catalogna non comparirà né oggi, per la sua udienza né nelle prossime settimane dinanzi al giudice dell’Audiencia Nacional. Giudice che, fra l’altro lo ha convocato, congiuntamente al suo vice e ai 13 ministri del governo coinvolti nei fatti di cronaca estera degli ultimi giorni. Puigdemont infatti resterà in Belgio. A motivare tale decisione interviene il suo avvocato fiammingo, Paul Bekaert, parlando al network Vtm. A suo dire non vi sarebbero le condizioni ideali per strutturare un “giusto processo“. E, come ci si poteva attendere da questa decisione, sono ora molto probabili i mandati d’arresto che verranno spiccati all’indirizzo dell’ex presidente.

Catalogna news: focus sulla ricercata indipendenza

Alla tv fiamminga Vrt, invece, sempre l’avvocato Bekaert ha inoltre argomentato che lotteranno contro qualunque richiesta di estradizione giunga dalla Spagna. E dal suo comodo ritiro in Belgio, cinguetta Puigdemont su Twitter “Un mese dal referendum catalano del primo ottobre. Malgrado la violenza e le minacce passate e presenti, continuiamo a lavorare. Orgoglio di popolo“. Eppure, risalgono ad una sola settimana fa le innumerevoli notizie riguardanti un Puigdemont alacremente impegnato a garantire l’indipendenza della Catalogna. Eppure, dinanzi alla richiesta di comparizione da parte della Corte nazionale spagnola, fissata per oggi alle nove, proprio il presidente destituito ha fatto, inesorabilmente marcia indietro.

Puigdemont, insieme ai suoi tredici membri del governo catalano, sono stati infatti chiamati a rispondere per i reati di ribellione, sedizione e appropriazione indebita di fondi pubblici. E intanto, nella serata di ieri Rajoy, il premier spagnolo ha indetto una riunione straordinaria del Consiglio dei ministri; lo scopo era quello di studiare le contromosse da attuare da questo preciso momento politico in poi. Una riunione decisamente fruttuosa, al termine della quale Enrin Millo, delegato del governo di Madrid ha dichiarato che sarà rispettato il risultato delle elezioni catalane fissate per il prossimo 21 dicembre. E, a dirla tutta, il voto catalano è al momento l’unica certezza cui aggrapparsi.

Mentre il Vice si presenta a Madrid, Puigdemont dal Belgio apre un sito web

Stando alle prime indiscrezioni trapelate sui media locali, si sarebbe presentato stamane a Madrid, per conferire dinanzi al giudice solo il vice presidente catalano destituito, Oriol Junqueras. E da Bruxelles, dove attualmente si trova il leader separatista con cinque dei suoi suoi ministri, proprio Puigdemont ha tenuto una conferenza stampa. La breve dichiarazione ha incluso la volontà di essere in Belgio allo scopo di “lavorare in sicurezza“. Sul suo profilo Twitter, da allora è comparso il collegamento ad un sito web, denominato Presidente in esilio, “president.exili.eu”. Si tratta a tutti gli effetti di un portale in cui Puigdemont si presenta al mondo ancora come presidente della Catalogna. Un’alternativa, quanto mai auto-celebrativa, al sito ufficiale della Generalitat catalana; sito che è stato bloccato da Madrid con la destituzione dell’esecutivo.

Mandato di arresto per Puigdemont

Ed è dell’ultim’ora la notizia che la procura spagnola chiederà al giudice Carmen Lamela di emettere mandati di arresto europei, per l’ex presidente catalano Carles Puigdemont. Stessi mandati d’arresto anche per i 4 ministri che si trovano a Bruxelles. A riportarlo è l’emittente catalana Tv3, la quale aggiunge che la procura potrebbe chiedere, inoltre la detenzione cautelare dell’ex vicepresidente Oriol Junqueras, nonché degli 8 ministri che sono stati sentiti questa mattina dai giudici a Madrid.